Figlio creduto morto chiama famiglia dopo 30 anni: Aiuto…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Febbraio 2016 - 05:37 OLTRE 6 MESI FA
Figlio creduto morto chiama famiglia dopo 30 anni: "Aiuto..."

Figlio creduto morto chiama famiglia dopo 30 anni: “Aiuto…”

WELLINGTON – Figlio creduto morto telefona alla famiglia dopo 30 anni: “Aiutatemi”. Lui si chiama Francis Edward Strange, e la madre, Liz Simpson, quando ha ricevuto la telefonata credeva fosse uno scherzo oppure che si trattasse di un miracolo. Per lei, infatti, il figlio era morto 30 anni fa e riascoltare la sua voce è stato piuttosto strano. Ma non si trattava né di un fantasma né di qualche perditempo: era proprio lui che chiedeva l’aiuto della famiglia. Era il 1990, ricorda Ida Artiaco per Il Messaggero, quando Francis, oggi 57 anni, ha parlato per l’ultima volta con i suoi cari, residenti in Nuova Zelanda.

All’epoca viveva a Sidney. Poi, qualche anno dopo, è volato a Tokyo dove ha cominciato a fare l’insegnante di inglese, mai preoccupandosi di fare avere sue notizie alla madre e ai fratelli, che così hanno creduto, per tutto questo tempo, che fosse morto. Ma quando ci si trova nei guai, si sa, gli unici a cui ci si può rivolgere sono i propri familiari. Così, rischiando una condanna a sette anni di carcere per aver rubato dell’oro in una miniera in Kenya, Francis ha telefonato alla madre per raccontargli la sua disavventura.

«Non potevamo credere alle nostre orecchie – hanno detto la madre e il fratello di Francis al quotidiano New Zeland Herald -. Non lo abbiamo sentito per trent’anni. Abbiamo subito pensato si trattasse di una truffa o di uno scherzo». Ma dopo che l’uomo che era dall’altro lato della cornetta ha risposto ad una serie di domande e fornito dettagli sulla famiglia, i due hanno capito che si trattava proprio di Francis. Il quale ha rivelato che era stato trattenuto in un carcere di Nairobi per sei mesi lo scorso anno con l’accusa di aver rubato oro in una miniera keniota per un valore totale di 579mila dollari.

Mentre era dietro le sbarre, un omicida ha anche tentato due volte di tagliargli la gola. Poi, dopo aver pagato una cauzione di 1500 dollari, è stato liberato a condizione che non lasciasse il Paese africano e consegnasse alle autorità il suo passaporto. Dopo essersi trasferito dalla Nuova Zelanda in Australia e poi da qui in Giappone, nel 2014 Strange aveva infatti deciso di volare in Kenya per costruire, insieme ad un socio in affari, una vera e propria città mineraria. Ma qualcosa è andato storto e lo scorso febbraio è stato arrestato per furto.