Carriera farai se alla scuola giusta andrai. Ricerca dice…

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Marzo 2016 - 07:41 OLTRE 6 MESI FA
Carriera farai se alla scuola giusta andrai. Ricerca dice...

Carriera farai se alla scuola giusta andrai. Ricerca dice…

LONDRA – Carriera la farai se alla scuola giusta andrai. Lo slogan è vecchio come il mondo, i potenti hanno sempre preservato il controllo sulla società anche attraverso l’educazione dei loro rampolli. Diventa ogni giorno di più una massima fondamentale in un sistema scolastico decaduto e decadente, dove la democrazia non ha saputo innalzare i figli dei poveri ma ha depresso l’istruzione al livello degli ultimi.

Vale ancor di più in Inghilterra, che per secoli ha conservato il dominio mondiale anche grazie a un sistema scolastico esclusivo quanto repressivo e vale anche nella Gran Bretagna di oggi.

Gli allievi delle scuole private sono ancora sproporzionatamente rappresentati dai migliori attori della Gran Bretagna e dalle pop star, secondo uno studio. I ricercatori del Sutton fiducia hanno rilevato che circa il 42 per cento dei vincitori britannici Bafta è andato a una scuola indipendente, così come il 19 per cento dei vincitori ai Brit Awards. Lo studio ha anche riscontrato che il 67 per cento dei vincitori di Oscar britannici, sono stati istruiti da privati ​​- tra cui Eddie Redmayne, un ex allievo di Eton, e Kate Winslet, che ha studiato alla Redroofs Theatre School.

Eppure frequentano scuole private in Gran Bretagna solo il 7 per cento dei bambini e giovani. I ricercatori fanno nomi come Benedict Cumberbatch, formatosi a Harrow o Damian Lewis ex Eton, tra gli attori inglesi di successo che hanno frequentato le migliori scuole a pagamento. Altri attori istruiti privatamente includono Carey Mulligan, Rachel Weisz, Hugh Grant, Emma Watson e Daniel Radcliffe. Tra le pop star, Lily Allen, Chris Martin e Florence Welch, che hanno tutti frequentato istituti privati.

Lo studio ha esaminato il percorso scolastico di 1.200 persone che occupano posizioni di alto livello, scoprendo un cosa che in realtà è tale da che mondo e mondo e che in Inghilterra è particolarmente vero: il mondo è governato in prevalenza da persone con un livello scolastico superiore alla media. In Gran Bretagna, dove la scuola pubblica è collassata ancor prima che in Italia, i ceti superiori hanno riservato ai propri figli un sistema di scuole private in cui, oltre alle materie di studio, era la formazione della élite lo scopo principale. Così solo un sesto dei medici di alto livello e un decimo dei principali avvocati hanno studiato in scuole pubbliche. Così era, nota il Daily Mail, 30 anni fa, così è oggi.

Metà dei vescovi della Chiesa anglicana di alto rango, incluso l’Arcivescovo di Canterbury, il loro Papa, che ha studiato a Eton, quel collegio città scuola di potere e di sodomia dall’altra parte del fiume Tamigi rispetto al castello di Windsor.

Helen Mirren ha affermato che la professione di attore sta diventando elitaria, riservata ai giovani ricchi finanziati dai genitori affinché frequentino le scuole di recitazione. Per questo il National Youth Theatre, un ente pubblico, è stato fondamentale per impedire che il mestiere di attore diventi appannaggio esclusivamente dei figli dei ricchi. “Solo i figli di genitori ricchi possono lanciarsi nella professione di attore. “E’ molto difficile per i ragazzi di strada far parte del teatro, per questo il National Youth Theatre è incredibilmente importante. “E’ stato la mia salvezza perché non avevamo i soldi per mandarmi a scuola di recitazione”. Helen Mirren è nata in un famiglia di modeste condizioni anche se il padre era figlio di un nobile fuoruscito russo. Niente di strano. Una volta fare l’attore era un mestiere spregevole, riservato a orfani e vagabondi. Oggi può rendere molto ricchi, naturale che i ricchi tendano a riservarlo ai propri figli. In un vecchio film del 1949 in cui Alec Guinnes interpreta 8 ruoli, il personaggio principale è un giovane criminale, figlio di una madre nobile radiata dalla famiglia perché aveva sposato un attore che aveva poi un altro principale difetto: si chiamava Mazzini e era italiano.