Kim Kardashian “corrompe giovani islamiche, spia Instagram”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 19 Maggio 2016 - 07:03 OLTRE 6 MESI FA
Kim Kardashian "corrompe giovani islamiche". Allarme in Iran

Kim Kardashian “corrompe giovani islamiche”. Allarme in Iran

TEHERAN – Kim Kardashian “corrompe le giovani islamiche“: a lanciare l’allarme è il governo iraniano che accusa la soubrette americana di deviare le virtù delle ragazze musulmane attraverso i suoi selfie provocanti, postati continuamente sui social network. Selfie per i quali ormai anche i mezzi di comunicazione fanno da cassa di risonanza, facendo della Kardashian una delle icone globali del web e dei social network. Addirittura c’è chi ipotizza che la Kardashian sia un agente segreto per conto di Instagram.

Aggiunge Sergio Rame sul Giornale:

Dalla rivoluzione del 1979 l’Iran ha reso obbligatorio il velo. Le donne non possono farsi vedere in pubblico col capo scoperto. Tra le persone identificate dagli investigatori ci sono 59 fotografi e truccatori, 58 modelle e 51 stilisti e gestori di saloni di bellezza. Gli arresti sono stati annunciati dal procuratore Javad Babaei, in un programma televisivo trasmesso domenica e dedicato alle “minacce alla moralità e alle fondamenta della famiglia” sui social network. L’operazione, denominata “Spider 2”, ha portato alla chiuura di numerosi account che “promuovono la promiscuità” indebolendo così “l’istituzione della famiglia” e ridicolizzando il credo religioso. Il tutto perché pubblicano foto private di giovani donne.

Elham Arab, la reginetta di bellezza che posa in abiti da sposa, è stata interrogata dalla corte iraniana. È stata accusata di “promuovere la promiscuità occidentale” ed è stata obbligata a coprire la chioma bionda col velo e a pentirsi pubblicamente. Chi, invece, non si pentirà per i suoi selfie è di sicuro Kim Kardashian che, nelle ultime ore, è finita nel mirino di Mostafa Alizadeh, portavoce del Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica. “I selfie della Kardashian hanno un obiettivo preciso e sono pagati profumatamente – ha denunciato Alizadeh – devono invitare la gioventù iraniana a sposare lo stile di vita occidentale e ad abbandonare i valori musulmani”.