Sesto senso: gene spiega grandi abilità di atleti super

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Settembre 2016 - 06:27 OLTRE 6 MESI FA
Sesto senso: gene spiega grandi abilità di atleti super

Sesto senso: gene spiega grandi abilità di atleti super (nella foto Ansa, Simone Biles)

ROMA – Almeno una volta nella vita sarà capitato di invidiare le grandi abilità di atleti come Simone Biles, Misty Copeland e Novak Djokovic, chiedendo come sia possibile che i loro corpi riescano a raggiungere l’impossibile.

Un nuovo studio, però, getta luce su un gene che rafforza questo tipo di capacità fisiche; in poche parole, hanno un incredibile “sesto senso“, riporta il Daily Mail.

Il gene, chiamato PIEZO2, non è una scoperta recente, anni fa, infatti, venne già menzionato per la prima volta in un giornale medico. Ora, gli scienziati del National Institute of Health stanno esplorando questo gene per capire se effettivamente possa essere più forte in alcune persone rispetto ad altre.

La ricerca nasce da uno studio su due pazienti, con nessun legame di parentela – uno di età compresa tra nove anni, uno di età compresa tra 19 anni – entrambi privi del gene.

Questa assenza causa ai due soggetti problemi di movimento e di equilibrio, insieme alla mancanza di alcune forme di contatto. I pazienti, coinvolti in un più ampio studio del NIH sulle mutazioni genetiche, hanno difficoltà a camminare, problemi all’anca, dita e piedi deformi e spine dorsali ricurve in modo anomalo. Nonostante le loro difficoltà, entrambi riescono a far fronte a queste sfide grazie alla vista e all’utilizzo di altri sensi.

Naturalmente, anche Simone Biles utilizza la vista e gli altri sensi per atterrare dopo un triplo backflip, ma la ginnasta 19enne ha indubbiamente qualcosa che aiuta il cervello ad eseguire tali movimenti. Per esplorare meglio questo gene, gli scienziati hanno sottoposto i due pazienti a un test di consapevolezza spaziale e hanno scoperto che senza il senso della vista, i due perdevano la capacità di capire cosa il loro corpo stesse facendo.

Una volta bendati, infatti, i pazienti inciampavano da una parte all’altra nel tentativo di camminare e non capivano che direzione prendessero gli arti poiché non erano in grado di vederli.

Inoltre, hanno faticato a sentire le vibrazioni di un diapason e il cervello non inviava alcun impulso quando, sempre bendati, si passava loro una spazzola metallica sul palmo della mano.

Carstern G. Bonnerman, ricercatore presso l’Istituto Nazionale del NIH per i disordini neurologici, afferma:””Il nostro studio mette in evidenza l’importanza critica del gene PIEZO2 e i sensi che con esso vengono controllati nella nostra vita quotidiana. Capire più a fondo il ruolo di questo gene sui sensi è determinante per comprendere meglio una varietà di problemi neurologici”.