Napoli, ragazzo ferito con 15 coltellate: la vendetta per una ragazza contesa

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Febbraio 2017 - 13:26 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Accoltellato in strada a Napoli per una ragazza contesa. Un giovane di 18 anni è stato colpito da 15 fendenti da un ragazzo di 16 anni la sera di lunedì 20 febbraio e lasciato sanguinante per strada. Il ragazzo ferito è stato soccorso da un negoziante della zona, che ha chiamato i soccorritori del 118 e ha tamponato le profonde ferite. Paulo, questo il nome del giovane accoltellato, è stato portato in ospedale e operato per ore, prima di essere dichiarato fuori pericolo. Il suo aggressore invece è stato identificato e arrestato e rischia un’accusa di tentato omicidio.

Pietro Treccagnoli sul quotidiano Il Mattino scrive che il giovane di origine ucraina è arrivato in Italia insieme alla madre e al fratello circa 12 anni fa. Un ragazzo senza grilli per la testa, che per una ragazza contesa si è ritrovato aggredito in via Crispi. Luigi De Tommaso, proprietario di un locale sulla strada, è colui che ha soccorso il ragazzo e al quotidiano ha raccontato:

“«Sono uscito. Ho visto subito il piccolo gruppo degli amici del ragazzo». Paulo era steso a terra, davanti alla saracinesca abbassata di un negozio di tappezziere. «Non era tardi, ma qui, nei giorni feriali, si chiude presto». Non c’è il caos dei Baretti. Il ferito perdeva molto sangue. «Ho subito chiamato il 118, ho telefonato due volte. Poi anche il 113» continua De Tommaso.

«Ho cominciato a tamponare le ferite come potevo. Con fazzolettini di carta, mentre rassicuravo Paulo». Il ragazzo non ha mai perso conoscenza: «Ma mentre aspettavamo l’ambulanza che ha impiegato molto tempo ad arrivare, sentiva freddo. Gli ho messo addosso un giubbino. Sfogava il dolore con pochi lamenti, ma non piangeva». Attorno a lui è rimasto qualche amico”.

Il ragazzo una volta ripresi i sensi in ospedale ha raccontato di aver provato a difendersi ma di non esserci riuscito. “Ho capito che voleva ammazzarmi”, ha raccontato alla madre, e proprio lui ha indicato il nome del suo aggressore e ne ha permesso l’arresto.