Alfano: “Ventimila morti per lo 0,2% di voti. Per la Lega è un buon affare”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Maggio 2014 - 16:32 OLTRE 6 MESI FA
Alfano: "Ventimila morti per lo 0,2% di voti. Per la Lega è un buon affare"

Angelino Alfano (foto Lapresse)

ROMA – Angelino Alfano è il leader del Nuovo Centro Destra e il ministro degli Interni, conduce e quasi conclude la sua campagna elettorale nella doppia veste. Come segretario di Ncd annuncia che “i sondaggi ci assegnano un buon risultato”. Sarà, impossibile verificare, chiedere ai politici è come chiedere all’oste quale sia la qualità del vino. E poi che numero, che cifra è “un buon risultato” per Ncd? Sopra il quattro per cento di certo, ma quanto sopra?

La seconda cosa che Alfano dice e non si sa se è annuncio o scongiuro è che “Stavolta Grillo non sarà il primo partito”. Con l’aggiunta polemica che il primo partito lo è stato M5S lo scorso febbraio e che quindi a rigore la “notizia” potrebbe essere che il 26 di maggio primo partito non lo è più.

La terza cosa che Alfano dice è la più dura, la dice da Ministro degli Interni. Riguarda la Lega, riguarda i migranti, i profughi, quelli che arrivano a talvolta affogano via mare e nel mare. Dice Alfano “Sempre più distanti da una Lega che gioca con 20 mila morti per ottenere lo 0,2 per cento in più di voti”. Temiamo che la contabilità dei morti sia più o meno corretta. Meno quella dei voti: di gente che li lascerebbe affogare, di gente che non vuole siano soccorsi dai mezzi militari italiani, di gente così ce n’è ben più di uno 0,2 per cento in più.

Ci scommette Matteo Salvini che della Lega è il leader e della campagna stop ai soccorsi in mare è l’animatore. Salvini replica ad Alfano: “I morti sono sulla coscienza di chi illude quella gente”. “Alfano è disperato, ha pochi voti mentre la Lega è ben sopra il quattro per cento”. Cambia la proporzione, anzi si rovescia ma resta l’assunto iniziale di Alfano: i mori affogati entrano e stanno nel conto e nel tornaconto elettorale.