Antibiotici, “munizioni” vecchie e scarse contro batteri sempre più aggressivi
Batteri e virus sono sempre più forti mentre noi siamo sempre più resistenti agli antibiotici. Ma la cattiva notizia è che le aziende farmaceutiche mondiali non hanno intenzione di investire nella ricerca di un super farmaco. Semplicemente, non conviene. Arrendiamoci quindi a essere più corazzati, mentre gli antibiotici risulteranno sempre più “fiacchi”, semplici armi innocue contro le infezioni future.
Scoprire e produrre un nuovo farmaco costa in media 10 anni di studi e 10 milioni di dollari. Davvero troppo se si considera che gli antibiotici si assumono per una settimana e poi diventano inutili, perchè i batteri sviluppano subito la resistenza ai principi contenuti.
Il risultato? Da decenni non abbiamo nuovi antibiotici e siccome i batteri sono sempre più agguerriti rischiamo, secondo la rivista The Lancet, di fare un salto indietro nel tempo di 100 anni, quando le infezioni erano la prima causa di morte e la polmonite uccideva il 90% di chi la contraeva. Gli effetti della resistenza agli antibiotici sono ben sintetizzati da qualche numero: 386mila infezioni annuali, 25mila decessi e ben 2,5 milioni di giorni di ricovero in più ogni anno. La cosa ha ovviamente anche un costo a carico dei sistemi sanitari nazionali: 1,5 miliardi.