Clima: rapporto speciale Ipcc, 80% rinnovabili al 2050

Pubblicato il 9 Maggio 2011 - 21:16 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Quasi l'80% dell'approvvigionamento energetico mondiale potrebbe essere coperto da fonti rinnovabili entro la meta' del secolo, se queste venissero sostenute da ''politiche pubbliche corrette''. Questo, in sintesi, il messaggio contenuto nel Rapporto sulle energie rinnovabili e la mitigazione al cambiamento climatico approvato e presentato ad Abu Dhabi (Emirati Arabi) dagli scienziati che su mandato dell'Onu studiano il clima. Gia' dal titolo, 'Special report on renewable energy sources and climate change mitigation', si evince l'importanza di quanto messo a punto dagli studiosi dell'Ipcc (il panel di scienziati internazionali – Intergovernmental panel on climate change) che ci ricordano come 140 gigawatt (Gw), dei circa 300, di nuova capacita' di generazione di energia elettrica a livello globale raggiunta tra il 2008 e il 2009 provenga da energia rinnovabile. Lo 'speciale report', approvato da 194 Paesi e lanciato con lo scopo di informare i governi sulle opzioni e le decisioni che sara' necessario prendere per liberare il mondo dalla CO2, afferma che ''quasi l'80% dell'approvvigionamento energetico mondiale potrebbe essere coperto da fonti rinnovabili entro la meta' del secolo, se queste venissero sostenute da politiche pubbliche corrette''. Un aumento che – continuano gli scienziati dell'Ipcc – potrebbe portare a un risparmio cumulativo di gas serra pari al taglio di una quota compresa tra 220 e 560 miliardi di tonnellate di CO2 (anidride carbonica) tra il 2010 e 2050. Inoltre, ci sarebbero miglioramenti anche per la qualita' dell'aria: considerando un taglio di circa un terzo delle emissioni di gas serra (nell'ambito di uno degli scenari proposti), si potrebbe riuscire a mantenere le concentrazioni di gas in atmosfera entro le 450 parti per milione. Cosa che darebbe un grande aiuto al fine di mantenere l'aumento della temperatura media globale entro i due gradi, ovvero raggiungere l'obiettivo riconosciuto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc – United nations frame work convention on climate change) e sottoscritto sia nel vertice mondiale di Copenaghen che in quello di Cancun l'anno scorso. .