La crisi intacca la salute: meno fertilità, bambini più malati

Pubblicato il 26 Ottobre 2011 - 15:51 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 26 OTT – La recessione non si abbattera' solo sui conti in banca e il lavoro, ma anche sulle culle e la salute infantile. Con la recessione globale del 2008-2009 si e' invertita la tendenza che aveva portato al recupero della fertilita' anche in Italia, e a causa dei redditi piu' bassi le famiglie piu' povere ridurranno le spese per l'alimentazione, con possibili conseguenze sullo stato nutrizionale dei bambini. Sono alcune delle previsioni contenute nello studio di Giorgio Tamburlini, del Centro per la salute del bambino onlus, pubblicato su 'Medico e bambino'.

''La recessione globale ha invertito la tendenza al recupero della fertilita' – spiega Tamburlini – Dei 27 Paesi dell'Ue, la fertilita' era aumentata in 26 nel 2008 (tranne il Lussemburgo), mentre nel 2009 e' calata in 13 Paesi e si e' stabilizzata in altri 4''. In particolare i giovani senza figli hanno avuto meno bambini durante la recessione, mentre le donne con elevato livello educativo hanno posposto la gravidanza e i maschi disoccupati hanno avuto piu' difficolta' a trovare una compagna. Al contrario le donne meno istruite hanno mantenuto o incrementato la fertilita'.

In Italia il segno del saldo complessivo resta inferiore di qualche punto percentuale, ''ovvero di qualche decina di migliaia di bambini nel giro dei prossimi 4-5 anni – continua – e molto verosimilmente si arrestera' quella piccola ripresa della natalita' che vi era stata''.

La crisi avra' effetti anche sulla salute dei bambini, con un peggioramento della loro alimentazione. Un effetto che non si sentira' nel medio-lungo termine, arrestando o invertendo la tendenza al miglioramento che esiste da decenni. ''La cosa piu' probabile – conclude Tamburlini – e' che il peggioramento delle condizioni di alcuni gruppi sociali porti a un ulteriore aumento delle disuguaglianze, e anche dei problemi di salute mentale sia tra gli adolescenti, giovani e adulti, che tra i bambini, di riflesso alla situazione familiare''.