Lepore risponde a Berlusconi: "Critiche infondate sui rifiuti di Napoli"

Pubblicato il 10 Maggio 2011 - 18:28 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Ha preso spunto da una conferenza stampa su un'operazione anticamorra per difendere il suo ufficio, accusato da Silvio Berlusconi di aver contribuito al disastro rifiuti: Giovandomenico Lepore, procuratore della Repubblica di Napoli, ha replicato in maniera veemente alle parole del presidente del Consiglio, che lunedi' sera, da Arcore, aveva accusato i pm partenopei di avere chiuso due discariche. ''In provincia di Napoli – ha detto Lepore – non ci sono discariche: come potremmo chiuderle?''. Il procuratore ha poi rammentato che il suo ufficio ha disposto, nei giorni scorsi, il sequestro di una parte dell'impianto di Chiaiano, peraltro prossimo all'esaurimento, per consentire ai periti di svolgere ''accertamenti indispensabili''. Dalle indagini della Dda e' infatti emerso che le ditte costruttrici della discarica, contigue al clan dei casalesi, hanno impiegato materiali scadenti e impermeabilizzato il fondo dell'invaso in maniera inadeguata, consentendo al percolato di infiltrarsi nel sottosuolo. ''Non c'e' una sola discarica costruita come si deve – ha affermato il procuratore – per costruirne a regola d'arte c'e' bisogno di tempo, ma soprattutto di competenza''. Per Lepore il clima elettorale espone al rischio di strumentalizzazioni: ''In campagna elettorale si utilizza di tutto, ognuno puo' speculare sui rifiuti''. Respinte al mittente, dunque, le parole di Berlusconi (che il capo dei pm non ha comunque mai nominato direttamente): parole che Lepore ha definito prima ''critiche ingiuste e infondate che qualcuno lancia contro questo ufficio senza conoscere la realta' napoletana'', poi ''accuse vere e proprie, non critiche''. ''Parlano soltanto per muovere la bocca – ha accusato il capo dei pm – io rispondo con i fatti. la Procura di Napoli e' un palazzo di cristallo''. Il procuratore ha anche ricordato le inchieste sul ciclo dei rifiuti, dalle quali emersero gravi irregolarita' nella costruzione degli impianti per la produzione di combustibile da rifiuti (cdr). Anche allora, per non aggravare l'emergenza, si decise di lasciare in funzione gli impianti, imponendo alcuni adeguamenti. ''L'unico modo per uscire dall'impasse – ha detto ancora Lepore – e' costruire una nuova discarica in un territorio dove ci sia spazio sufficiente, che manca in provincia di Napoli. Maggioranza e opposizione devono sedersi a un tavolo e risolvere il problema. Ô solo una questione di volonta'''.