Renzi si appella agli elettori Pd: “Portate un amico a votare, dateci una mano”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 21 Maggio 2014 - 21:10| Aggiornato il 22 Maggio 2014 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi: "Portate un amico a votare, dateci una mano"

Matteo Renzi (Foto Lapresse)

ROMA – “Portate un amico a votare, dateci una mano”: è l’appello di Matteo Renzi a quattro giorni dalle elezioni europee del 25 maggio. In una lettera ai militanti del Pd pubblicata sul sito del partito, il presidente del Consiglio scrive:

“Siamo alla stretta decisiva. I dati delle ultime ore sono straordinariamente incoraggianti. I sondaggi sono ottimi, le piazze piene di speranza, il clima decisamente positivo. Abbiamo la possibilità di rappresentare la prima delegazione dentro il gruppo del centrosinistra europeo e questo consentirebbe di dare autorevolezza all’Italia per cambiare verso anche alle politiche europee”.

Poco dopo, intervistato da Lilli Gruber a Otto e Mezzo, azzarda una previsione:

“Scommetto che M5S avrà qualche voto in meno delle politiche e il Pd qualche voto in più. Non credo di arrivare alle cifre di Veltroni, passare dal 25 al 33 in un anno è tosta anche se i sondaggi fanno sognare”.

Nonostante l’ottimismo, Renzi chiede l’aiuto di tutti, invitando a convincere

“uno di quelli che vorrebbe astenersi, uno di quelli che magari è deluso dalle promesse non mantenute di Beppe Grillo o impaurito dai toni di questi ultimi giorni, uno di quelli che in passato stava con Berlusconi e ora non ci crede più, uno di quelli che era deluso dalla sinistra e ha visto nelle misure del governo segni concreti di giustizia sociale che da tempo non si vedevano. Una sola persona. Uno per uno riprendiamoci la speranza, contro gli insulti di chi scommette per il fallimento dell’Italia. Uno per uno riprendiamoci la fiducia”.

Poco prima, in un’intervista a Radio 105, Renzi aveva annunciato di non volersi dimettere se il Pd scenderà sotto il 30% e di poter dire di aver vinto le elezioni se il Pd sarà il primo gruppo di sinistra nel Parlamento Europeo, la prima delegazione del Pse. “Altrimenti non avremo vinto”. Un concetto ribadito anche a Otto e Mezzo:

“Io posso andare a casa domani mattina ma lo faccio se il Parlamento mi impedisce di fare le riforme. Non sono aggrappato alla seggiola, vado a casa se mi manda a casa il Parlamento”.

Non sono mancate le critiche ai rivali Beppe Grillo e Silvio Berlusconi: “Sono uguali”.

“Avete visto la vicenda degli 80 euro? Grillo e Berlusconi, che giocano a essere due persone diverse, due storie diverse, in realtà sono due facce della stessa medaglia perché hanno avuto la stessa reazione sugli 80 euro. Io ho detto ’80 euro è un primo passo’. Loro hanno detto ‘è una mancia elettorale’ perché forse gli ipermilionari non hanno idea di che cosa significhi un mutuo, comprare uno zainetto, pagare una bolletta. Io preferisco chi costruisce”.

REDDITI ONLINE – In serata Renzi ha anche pubblicato online la propria dichiarazione dei redditi, dopo che alcuni organi di stampa avevano fatto notare come, a più di due mesi dall’insediamento del governo, non fossero ancora stati resi pubblici. Ammonta a 114.796,68 euro lordi l’anno lo stipendio da presidente del Consiglio percepito da Renzi, che possiede una casa da 12,5 vani e un fabbricato di 57 metri quadrati a Pontassieve (Firenze), entrambi in comproprietà con la moglie, Agnese Landini, che ha avuto un reddito, sempre nello stesso anno, pari a 8.162 euro. Renzi detiene anche una quota del 22,5% di un fabbricato di 17 vani e di un terreno a Rignano sull’Arno (Firenze). Non vengono dichiarate automobili né patrimoni mobiliari, mentre la moglie Agnese ha una Volkswagen Sharan del 2009.