Olimpiadi Rio: anti Zika 42 preservativi per atleta: bisex

Pubblicato il 20 Maggio 2016 - 23:57| Aggiornato il 21 Maggio 2016 OLTRE 6 MESI FA
Olimpiadi Rio: anti Zika 42 preservativi per atleta: bisex

Olimpiadi Rio: anti Zika 42 preservativi per atleta: uomini e donne

SAN PAOLO – Preservativi anti Zika, 42 a testa, uomini e donne, per i 10.500 atleti che parteciperanno alle Olimpiadi di Rio de Janeiro in agosto 2016.  Il Comitato olimpico brasiliano, inform l’agnzia Ansa, ha annunciato che distribuirà 42 preservativi a testa ai 10.500 atleti che parteciperanno alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del prossimo agosto. In totale, i preservativi (‘camisinhas’) distribuiti saranno circa 450 mila, il triplo rispetto ai Giochi di Londra del 2012: 150 mila, 14 per ogni atleta.

L’alto numero sarebbe giustificato dall’epidemia di virus Zika, di cui è stata accertata la trasmissione anche per via sessuale. I preservativi vengono distribuiti agli atleti dalle Olimpiadi di Barcellona del 1992, in piena epidemia di Aids. Una novità assoluta dei Giochi di Rio saranno invece i preservativi femminili.

Il virus Zika è considerato il responsabile dell’epidemia di microcefalia che ha colpito il Brasile ed è molto pericoloso se contratto da donne in gravidanza.

Dopo aver registrato i primi casi di contagio anche in Europa, gli esperti hanno però rassicurato la popolazione. Il virus Zika non si trasmette da uomo a uomo, ma solo attraverso la puntura della zanzara che ne è il veicolo infettante.

Zika, il virus che provoca la malformazione del cervello delle donne incinte colpite dal contagio, fu identificato e isolato nel 1947 in una grande foresta dell’Uganda nell’Africa dell’est. Fu una scoperta accidentale – informa l’inviata di Bbc News (qui il video) Catherine Byaruhanga. Ugandesi, americani ed europei avevano allestito una missione nella foresta, che corre lungo la autostrada che unisce la capitale Kampala all’aeroporto di Entebbe, per lavorare su un’altra malattia virale, la febbre gialla. Mentre testavano le scimmie, gli scienziati, le cui ricerche furono finanziate per un decennio dalla Rockfeller Foundation, scoprirono un nuovo micro-organismo, subito chiamato Zika, dal nome della foresta.

Quello del virus Zika è ormai un allarme planetario. Le olimpiadi, secondo Amir Attaran, docente alle facoltà di medicina e di legge all’Università di Ottawa, sarebbero dovute essere rinviate o spostate in altra sede per evitare la diffusione del virus Zika:

“Anche se il virus inevitabilmente si diffonderà in tutto il pianeta, come fanno tutti i virus se si dà loro il tempo sufficiente, non è d’aiuto a nessuno velocizzare il processo. In particolare non è d’aiuto se 500mila turisti stranieri arrivano a Rio per i Giochi, corrono il rischio di infettarsi e tornano a casa dove la trasmissione sessuale o le zanzare aedes locali possono dar vita a un focolaio”.