Salute: sos 'ritocco estetico', per 10% diventa 'droga'

Pubblicato il 8 Maggio 2011 - 12:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il ritocco estetico, fatto con filler e botulino, o anche gli interventi di chirurgia come lifting o la liposuzione, possono 'dare dipendenza'. Vi e' infatti una quota di persone, circa il 10%, che dopo il primo trattamento, magari fatto motivatamente, non riesce piu' a smettere e continua a sottoporvisi senza ragione. A fotografare questo fenomeno e' Nicolo' Scuderi, docente di Chirurgia plastica all'universita' La Sapienza di Roma, a margine del congresso della Societa' italiana di medicina estetica. ''Per la maggioranza delle persone che vi ricorrono – spiega Scuderi – i trattamenti estetici sono giustificati. Ma vi e' una quota di 'habitue'' o 'addicted' che dopo il primo intervento, magari motivato, non riesce piu' a smettere''. Un fenomeno piu' frequente soprattutto nelle persone ''giovani e di sesso femminile – continua Scuderi – anche se non mancano gli uomini, e che generalmente si verifica per i trattamenti di medicina estetica, magari con filler e botulino''. Tuttavia non mancano anche i 'drogati' da bisturi estetico. ''C'e' chi si fa operare in modo esasperato – aggiunge l'esperto – magari prima con un lifting, poi sul collo, le palpebre, e poi di nuovo al viso con un altro lifting. Sono i dismorfofobici, cioe' coloro che hanno la fobia di essere deformi''. Gli habitue' del ritocco estetico sono circa ''il 10% del totale – conclude Scuderi – ma rappresentano il 20-30% degli interventi, vista la loro assiduita'''.