Tusk nuovo presidente Ue, ma inciampa sulle lingue: “Prometto, le studierò”

Pubblicato il 30 Agosto 2014 - 21:24| Aggiornato il 31 Agosto 2014 OLTRE 6 MESI FA
Tusk nuovo presidente Ue, ma inciampa sulle lingue: "Prometto, le studierò"

Donald Tusk (Foto Ansa)

BRUXELLES – “Oggi preferisco parlare in polacco, ma sarà la mia ultima conferenza stampa nella mia lingua, prometto che per la prossima sarò pronto con l’inglese“. Ha esordito così Donald Tusk, il nuovo presidente del Consiglio Ue, quasi giustificandosi.

Nonostante il nome inglese Donald, che gli diede la nonna innamorata di un attore americano, non parla né l’inglese né il francese.

Proprio sull’opportunità di scegliere per l’Europa un leader che non parlasse nessuna delle due lingue comuni a Bruxelles, nei giorni che hanno preceduto la sua nomina gli analisti si erano a lungo interrogati, soprattutto sui giornali britannici. E il 30 agosto, nella sua prima conferenza stampa, puntuale è arrivata la domanda sulla questione linguistica da parte di un giornalista del Financial Times:

“I will polish my English”,

ha risposto con ironia il premier della Polonia, giocando sul significato di “polish”, in inglese “polacco” ma anche “spolverare, lucidare” la conoscenza di una lingua.

Una promessa questa che era stata fatta alla sua prima conferenza stampa anche dall’ormai ex Lady Pesc Catherine Ashton, sempre criticatissima a Bruxelles perché non conosceva il francese, lingua che non ha mai imparato durante il suo mandato.

Tusk, che comunque parla molto bene il russo e il tedesco, ha cominciato un corso intensivo di inglese solo qualche mese fa. A difesa di Tusk è intervenuto il suo predecessore, Herman Van Rompuy, che ha sottolineato l’alto gradimento con cui l’ex premier polacco è stato scelto per il posto di presidente del Consiglio.