Ammazza il cinghiale, parte la grande eliminazione

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Agosto 2015 - 11:46 OLTRE 6 MESI FA
Ammazza il cinghiale, parte la grande eliminazione

Ammazza il cinghiale, parte la grande eliminazione

FIRENZE – La grande caccia al cinghiale è aperta in Italia. Gli esemplari sono un milione e le regioni aprono agli abbattimenti. Solo in Liguria si va verso l’eliminazione di 24mila esemplari, mentre in Toscana i cinghiali da abbattere sono 80mila. Una decisione fortemente criticata dagli animalisti, che ritengono che l’abbattimento porterà solo ad una maggiore proliferazione per l’effetto rimbalzo.

Marco Gasperetti sul Corriere della Sera scrive che la corsa all’eliminazione dei cinghiali è aperta:

“In Toscana i cinghiali sono oltre 200 mila: secondo l’assessorato all’Agricoltura la quota sostenibile non dovrebbe superare i 120 mila esemplari. Venerdì c’è stato un primo incontro a Roma tra il neo assessore all’Agricoltura, Marco Remaschi, e i tecnici dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. E altri seguiranno per organizzare abbattimenti selettivi, ma anche per avviare una campagna di prevenzione capace di limitare la crescita esponenziale degli animali. In Versilia, ancora assediata dai turisti, il sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni, ha appena ordinando un abbattimento straordinario dei cinghiali sulle colline. «Che non solo devastano le coltivazioni — spiega il sindaco — ma sono pericolosi per le persone e non vorremmo assistere a un’altra tragedia come quella accaduta a Cefalù».

In Liguria i cinghiali da abbattere sono 24.200, oltre duemila in più rispetto allo scorso anno, e addirittura gli agricoltori hanno chiesto alla Regione di poter ottenere un servizio di «cacciatori a chiamata», ovvero esperti in attività venatoria pronti a colpire, secondo le segnalazioni, i capi più pericolosi. In Provincia di Padova si stima che siano oltre duemila i cinghiali potenzialmente da abbattere e che provocano danni ai vitigni dei Colli Euganei. Non migliora la situazione al Sud. Domani a Napoli riunione d’urgenza della commissione agricoltura della Regione. Si parla di almeno diecimila animali in eccedenza. E sempre domani a Messina il prefetto ha chiesto e ottenuto dal Comune un tavolo tecnico per arginare l’esodo dei cinghiali verso il centro della città”.

L’abbattimento però è stato fortemente criticato dalle associazioni animaliste, che si dividono tra chi è contrario a priori come Legambiente e Wwf, e chi come la Lav denuncia la brutalità delle uccisioni:

“gli animalisti della Lav denunciano catture cruentissime con i cani e soprattutto inutili perché provocherebbero l’aumento della popolazione di ungulati. «Si chiama effetto rimbalzo — spiega Giacomo Bottinelli della Lav —. È provato scientificamente che spesso dopo la loro eliminazione i cinghiali si riproducono più velocemente di prima. Serve invece prevenzione (togliendo le fonti di cibo a questi animali) e l’inizio di campagne di sterilizzazione usando nuovi vaccini in via di perfezionamento»”.