Raggiunte le acque del Vostok, il lago sotto l’Antartide di Jules Verne

Pubblicato il 7 Febbraio 2012 - 20:00 OLTRE 6 MESI FA

MOSCA – Avevano cominciato a cercarlo dopo averlo scoperto casualmente nel 1989, ispirati forse dal mitico Viaggio al centro della Terra di Jules Verne. Vent’anni dopo la caduta dell’Urss, gli scienziati russi ce l’hanno fatta: dopo lunghissimi lavori di perforazione, hanno raggiunto le acque cristalline di Oriente (Vostok), il misterioso lago sotterraneo intrappolato a 4 chilometri di profondità nella calotta glaciale del polo Sud.

La missione, hanno annunciato alcune sue fonti riprese dai media russi, è stata portata a termine il 5 febbraio dall’Aasei, Istituto per l’Esplorazione Scientifica di Artico e Antartico, e dalla 57esima Spedizione Polare Marina Geosurvey (Pmge).

L’enorme bacino, isolato sotto l’Antartico a 3768 metri dalla superficie da centinaia di migliaia di anni, o forse milioni (qui la sua unicità), misura 250 chilometri di lunghezza e 50 di larghezza. Secondo gli esperti potrebbe contenere forme di vita sconosciute e permetterà di realizzare studi scientifici decisivi sui cambiamenti climatici.

La sua scoperta vent’anni fa – una delle più grandi a livello geografico nella seconda metà del XX secolo – avvenne per caso: i sovietici stavano svolgendo ricerche sulla paleoclimatologia. Gli scavi, avviati nel 1989 da una spedizione congiunta che vide anche la partecipazione di scienziati francesi e americani, furono interrotti negli anni 90 post-sovietici per mancanza di fondi.

Ripresero solo nel 1996, per poi essere nuovamente interrotti nel 1998 dopo i timori sollevati da alcuni scienziati internazionali di una possibile catastrofe ecologica dovuta alle vetuste tecnologie perforative utilizzate all’epoca (tra cui un antigelo a base di kerosene). A completare i lavori oggi con mezzi moderni sarebbe stato l’Istituto minerario di San Pietroburgo.

Un anno fa Iuri Trutnev, ministro russo per le Risorse Naturali e l’Ecologia, aveva anticipato l’evento commentando: ”Ci attende un evento di portata mondiale nel 2012. Nessuno è ancora riuscito a toccare una tale profondità sotto la Terra”.

L’esame della calotta glaciale e delle acque permetterà agli specialisti di fare previsioni sui cambiamenti climatici naturali per i prossimi millenni: proprio sotto il lago si troverebbero dei bulbi gassosi. L’esplorazione riprenderà a dicembre 2012, con l’avvio della stagione estiva (in Antartide l’inverno dura 10 mesi).