BP: “Se esclusa dal bando trivellazioni offshore non potremo rimborsare i danni della marea nera”

Pubblicato il 3 Settembre 2010 - 11:34 OLTRE 6 MESI FA

La marea nera provocata dall'esplosione della Deepwater Horizon

La BP ha avvertito il Congresso di Washington che se approverà leggi che le impediscono di ottenere nuovi permessi di trivellazione offshore, potrebbe non avere i fondi necessari per rimborsare i danni provocati dal’esplosione della piattaforma Deepwater Horizon e dalla conseguente marea nera, a quanto riferisce il New York Times.

La BP ha anche fatto sapere che il bando metterebbe a repentaglio il restauro della Costa del Golfo del Messico che funzionari locali hanno chiesto all’azienda di effettuare volontariamente.

Funzionari della Bp affermano che l’azienda terrà fede all’impegno preso con la Casa Bianca di creare un fondo di garanzia di 20 miliardi di dollari per pagare i danni e le multe governative relative al disastro della Deepwater Horizon, esplosa il 20 aprile nel Golfo del Messico provocando la morte di 11 persone ed inquinando il mare  con milioni di barili di petrolio.

Ma se funzionari federali e statali, singoli individui e aziende continueranno a richiedere fondi aggiuntivi rispetto a quanto la BP deve rimborsare per legge, l’azienda ha lasciato intendere che non coopererà a meno che non possa continuare ad operare nel Golfo del Messico, da cui proviene l’11 per cento della sua produzione globale.

”Se non ci fosse permesso di continuare con le trivellazioni offshore, ciò avrebbe un sostanziale effetto negativo sulle nostre finanze”, ha detto David Nagle, vice-presidente esecutivo della BP per l’America, ”rendendo più arduo far fronte ai nostri impegni”.

Richieste di ulteriori fondi per mitigare i danni provocati dalla marea nera continuano a pervenire alla BP. Questa settimana, il governatore della Lousiana, Bobby Jindal, per esempio, ha chiesto all’azienda di finanziare con 173 milioni su cinque anni un programma diretto a sperimentare, promuovere, e certificare la qualita’ dei frutti di mare del Golfo.

La BP ha già accettato di pagare somme che per legge poteva evitare, Per esempio, per promuovere il turismo nelle regioni maggiormente colpite dalla marea nera, ha donato 32 milioni alla Florida, e 15 milioni ciascuno a Mississippi, Louisiana ed Alabama.

Ora però la BP sembra voler usare questi rimborsi volontari come materia di scambio con il Congresso perchè le venga consentito di proseguire con le trivellazioni offshore.

L’azienda non ha rilasciato dichiarazioni riguardo all’esplosione avvenuta giovedi al largo della LOuisiana diun’altra piattaforma petrolifera. Le fiamme sono state spente e non ci sono perdite di petrolio. Ma Ma l’episodio getta nuove ombre sulla gestione degli impianti, in una zona che impiegherà anni per risollevarsi completamente dal disastro della Deepwater Horizon.