Cinque mete da visitare prima che il clima le distrugga

Pubblicato il 21 Febbraio 2009 - 13:19| Aggiornato il 23 Febbraio 2009 OLTRE 6 MESI FA

“Cinque sono i luoghi al mondo che devono assolutamente essere visitati prima che i mutamenti climatici li divorino” è quanto afferma Bob Henson, autore di “The Rough Guide to Climate Change” e scrittore presso l’Università del Colorado.

Australia – La barriera corallina più grande al mondo è quella australiana. Il delicato equilibrio delle specie marine che vivono in questo ecosistema sta per essere irreparabilmente compromesso: sbiancamento dei coralli, sovraffruttamento e turismo insostenibile minacciano le 2900 barriere coralline che la compongono.

Louisiana – Nei prossimi decenni lo scioglimento dei ghiacciai provocherà l’innalzamento del livello dei mari e New Orleans, città che già si trova sotto il livello del mare, potrebbe essere scenario di inondazioni sempre più frequenti. L’attività umana lungo il corso del Mississippi ha drammaticamente aumentato i rischi di piene e ora, solo massicce opere di ingegneria potrebbero salvare la città. In futuro, la città potrebbe non offrire le condizioni ottimali ai turisti che vorranno visitarla e questo creerà gravi problemi anche ai residenti.
Colorado – Il
Rocky Mountain National Park deve essere visitato prima della fine di questo decennio per ammirare ancora le fitte foreste in forma decente. Infatti, l’aumento delle temperature costituiscono una minaccia per la flora e la fauna del parco stesso.

Svizzera – I ghiacciai delle Alpi svizzere si stanno sciogliendo molto più velocemente di quanto finora supposto. La scomparsa dei ghiacciai è prevista tra il 2030 e il 2050 e meritano di essere ammirati prima che sia troppo tardi.

Brasile – I processi di deforestazione attuati per creare aree agricole e aree destinate agli allevamenti stanno causando gravi danni alla foresta amazzonica. Il disboscamento, congiuntamente alle conseguenze dei mutamenti climatici, ha alterato per sempre gli equilibri. Il modo migliore per non lasciare la propria impronta è visitare la foresta in barca attraverso il Rio delle Amazzoni.

Ma esistono due diverse strategie d’azione: scegliere di rimanere a casa per evitare ulteriori emissioni di CO2 e limitare così l’impatto umano sull’ambiente, oppure andare a visitare questi delicati ecosistemi prima che vengano irrimediabilmente alterati.