Circeo, il parco mangiato da un misterioso coleottero VIDEO

di Spartaco Ferretti
Pubblicato il 15 Settembre 2016 - 09:59 OLTRE 6 MESI FA
Circeo, il parco mangiato da un misterioso coleottero VIDEO

Circeo, il parco mangiato da un misterioso coleottero VIDEO

LATINA – C’è un misterioso coleottero che si sta letteralmente mangiando il parco del Circeo. E’ successo tutto, come racconta Michele Marangon per il Corriere della Sera, nell’arco di pochi mesi. Si guarda da lontano il profilo del parco e si vedono tante piante come rinsecchite. A un primo sguardo può sembrare tutta colpa della siccità. E invece no: il clima, almeno questa volta, non c’entra nulla.

C’entra, invece un coleottero di origine asiatica, lo Xylosandrus. E’ un animaletto microscopico: due millimetri, già da tempo molto diffuso in tutti i paesi tropicali e negli  Stati Uniti d’America. Ed è un flagello che mangia, di fatto, intere coltivazioni. Il problema non è l’insetto in se ma il fatto che sia portatore di un fungo dannoso per le piante. Ora lo Xylosandrus è stato avvistato anche in Italia:  in Campania, in Toscana, e ora anche nel Lazio.

Marangon sul Corriere si rivolge ad un esperto per sapere come contenere il danno una volta che il coleottero infesta una zona come quella del Circeo:

«L’intervento consigliato – spiega Daniele Guarnieri del servizio conservazione Biodiversità del Parco Nazionale – è quello di tagliare i rami secchi in maniera tale che non vi siano più collegamenti con la pianta tramite le gallerie scavate all’interno dall’animale. Raccolto il materiale occorre bruciarlo per non far diffondere insetto, larve e uova, e soprattutto il fungo che pare essere l’elemento più dannoso». Problema «antico» Dal Circeo, però, non mancano le polemiche sulla presa di coscienza tardiva da parte del Parco, una sottovalutazione del problema che ha portato solo oggi ad un intervento delle istituzioni. «La vicenda – dice Guido Guida – residente a San Felice – era stata segnalata già l’anno scorso. Avevo portato al corpo forestale un ramo con il verme dentro, ma nessuno è intervenuto… Domani porterò altre prove direttamente all’ente Parco: evidentemente i due soggetti non si parlano».