Processionaria: ragnatela tossica per piante e uomini

di Redazione Blitz
Pubblicato il 26 Febbraio 2016 - 10:27 OLTRE 6 MESI FA
Processionaria: ragnatela tossica per piante e uomini

Processionaria: ragnatela tossica per piante e uomini

ROMA – Processionaria: ragnatela tossica per piante e uomini. Dalla Valle d’Aosta alla Liguria, è emergenza per lo stato di piante e alberi: quella ragnatela bianca e viscosa generata dalle larve di processionaria non intossica solo le piante, ora la sua sostanza urticante è diventata più che fastidiosa anche per le persone.

A Mestre la “gatta pelosa”, come viene chiamato familiarmente quel reticolo lanoso e invasivo formato dai peli frutto della riproduzione di quell’insetto parassita della processionaria, ha provocato la chiusura di una scuola elementare. Maestra e sette dei suoi alunni sono finiti all’ospedale a farsi curare piaghe e insopportabili pruriti.

Sul banco degli imputati, come spesso avviene, il clima pazzo, con un caldo anomalo al punto da far riprodurre la processionaria in maniera esponenziale. I peli delle larve sono molto urticanti per umani e animali. Della famiglia dei lepidotteri, allo stato larvale la processionaria si unisce ai simili e cammina in processione formando una lunga catena di convogli pelosi che percorre i rami degli alberi prima dell’ultima trasformazione in crisalide.

Lepidottero defogliatore perché dove passa spoglia piante e alberi della livrea verde delle foglie. I peli bianchi si sviluppano fino a formare grandi gomitoli che, per esempio, possono essere letali se inghiottiti dai cani. La sostanza urticante provoca dermatiti che ci mettono parecchio a guarire, ma sparsa nell’aria provoca anche problemi di respirazione intasando naso ed esofago. Una vera piaga, come raccontano gli abitanti di molte vallate valdostane al corrispondente della Stampa Francesca Soro.

In alcune vallate valdostane gli attacchi forti sono aumentati del 50% rispetto agli anni passati. Tra le zone più colpite ci sono quelle centrali come Sarre, Saint-Pierre e Villeneuve, ma anche La Salle, Morgex e Cervinia. «In questi boschi – racconta un abitante della frazione Conclonaz, sulla collina di Sarre – sono due anni che si registra un allarme in merito, adesso però il problema sta prendendo proporzioni bibliche. Le larve ricoprono porte e finestre e si intrufolano anche in casa: siamo pieni di bolle cutanee, prurito, bruciore alla gola e dolore nel deglutire provocato dall’ingestione dei peli che si spargono nell’aria». (Francesca Soro, La Stampa)