Punta Penna e Tremiti: il Tar Lazio dice no alle trivelle della Petroceltic nell’Adriatico

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Marzo 2013 - 19:35| Aggiornato il 19 Novembre 2022 OLTRE 6 MESI FA

VASTO (CHIETI) – No alle alle trivelle della Petroceltic al largo di Punta Penna di Vasto e delle Isole Tremiti, nel mare Adriatico: lo ha pronunciato il Tar del Lazio, che ha accolto i nuovi ricorsi presentati dai comuni costieri abruzzesi di Torino di Sangro e Casalbordino, in provincia di Chieti, quindi Termoli, Campomarino, Montenero di Bisacce e la Regione Molise.

In precedenza il Tar romano aveva accolto anche il ricorso del comune di Vasto. Il nuovo pronunciamento del Tar del Lazio, con sentenza n. 3045 depositata lunedì 25 marzo, dalla Seconda Sezione Bis, conferma il diniego alla richiesta della Petroceltic Italia di effettuare perforazioni in un’area di 730 km quadri posta a 40 km a Nord-Ovest di Punta Penna e in aderenza ai territori dei comuni costieri abruzzesi di Torino di Sangro e Casalbordino e a 26 km dalle isole Tremiti.

Il Tar ha annullato il decreto del 29 marzo 2011 emesso dai Ministeri dell’Ambiente e Beni Culturali e tutti gli atti connessi e preparatori. Il Tar ha inoltre rilevato vizi procedurali nella pubblicazione degli atti e l’omessa acquisizione del parere obbligatorio della Regione Puglia, stabilendo che, per le attività estrattive che si svolgono a distanza maggiore di quelle di rispetto, devono essere coinvolti i prospicienti territori costieri, anche insulari, e le popolazioni, attesa l’unitarietà dell’ecosistema con le potenziali e attuali interrelazioni che esso presenta.

I ricorrenti avevano inoltre contestato le tecniche di indagini ad aria compressa dei fondali che potevano arrecare danni all’ecosistema marino.