Fu un microorganismo a provocare sulla Terra la più grande estinzione di massa

Pubblicato il 3 Aprile 2014 - 13:24 OLTRE 6 MESI FA

earthUSA, CAMBRIDGE – Non solo asteroidi e vulcani: a provocare la più grande estinzione di massa del passato, avvenuta 252 milioni di anni fa, è stato un microorganismo produttore di metano che ha rapidamente invaso gli oceani, modificando il clima. Fu spazzato via circa il 90% della vita presente sulla Terra e si è trattato della più imponete estinzione di massa delle cinque che ha vissuto finora il nostro pianeta.

A riferirlo è un articolo pubblicato sulla rivista dell’Accademia delle Scienze Americana Pnas. Secondo i ricercatori americani del Massachusetts Institute of Techonology (Mit) e dell’Università cinese di NanJing guidati da Daniel Rothman, fu quindi un microorganismo chiamato Methanosarcina ad azzerare quasi completamente ogni forma di vita sulla Terra. Questo minuscolo essere viveva in acqua ed improvvisamente riversò immense quantità di metano nell’atmosfera che cambiarono radicalmente il clima e la chimica degli oceani.

I vulcani, secondo i ricercatori, non furono completamente estranei a questa improvvisa esplosione della Methanosarcina. La rapida capacità del microorganismo di utilizzare una ricca fonte di carbonio organico trasformandolo in metano, fu innescata da un afflusso improvviso di un nutriente necessario per la loro crescita: il nichel, emesso proprio in quel momento da un massiccio vulcanismo siberiano dove ancora oggi esistono ricchi giacimenti. I ricercatori per dimostrare questa tesi hanno messo insieme tre prove.

La prima è geochimica e si basa sull’aumento esponenziale dell’anidride carbonica negli oceani al momento della estinzione alla fine del Permiano. La seconda prova è genetica e mostra un cambiamento nella Methanosarcina, che gli ha permesso di diventare un importante produttore di metano da un accumulo di anidride carbonica nell’acqua. Infine, alcuni sedimenti rinvenuti mostrano un improvviso aumento della quantità di nichel depositato esattamente in quel momento dai vulcani.