Terremoti: Tokyo a rischio, forte scossa entro 4 anni

Pubblicato il 24 Gennaio 2012 - 08:51 OLTRE 6 MESI FA

TOKYO – Lo scenario fa paura: c’è il 70% di probabilità che un sisma di magnitudo 7 colpisca nei prossimi 4 anni Tokyo e la sua area metropolitana di 35 milioni di persone. Sono le conclusioni di un nuovo studio condotto da un pool di esperti dell’autorevole Istituto di ricerca sui terremoti della Tokyo University, interpretando l’attività tellurica cambiata dal sisma/tsunami di marzo 2011. Il Centro di promozione della ricerca sui terremoti (un’agenzia governativa) ha ipotizzato una forte scossa sulla capitale al 70% in 30 anni.

La ricerca individua la parte a sud dell’area metropolitana come la piu’ ‘a rischio’: se un sisma di magnitudo 7 e’ probabile al 70% entro il 2016, e’ pressoche’ certo (al 98%) che possa verificarsi in 30 anni.

Le proiezioni si basano sull’attivita’ tellurica aumentata nella zona a seguito del sisma di magnitudo 9, il piu’ potente mai registrato in Giappone, che l’11 marzo 2011 ha innescato un devastante tsunami e ha causato circa 20.000 morti o dispersi.    Secondo i dati della Japan Meteorological Agency (Jma), dopo il disastro dello scorso anno, i terremoti con una magnitudo compresa tra 3 e 6 si sono verificati alla media di 1,48 volte al giorno nell’area metropolitana della capitale dall’11 marzo fino al 31 dicembre, quasi 5 volte le misurazioni precedenti.

”L’attivita’ sismica piu’ intensa continuera’ da diversi a 10 anni ancora ed e’ altamente probabile che un forte terremoto di magnitudo 7 avvenga in questo periodo”, ha commento Naoshi Hirata, professore dell’Istituto e componente del team autore dello studio, basato su un modello di ”matematica sismica”.    La regola seguita prevede che la frequenza dei terremoti sia inversamente proporzionale alla loro forza: per ogni aumento di magnitudo pari a 1, la frequenza che possano verificarsi di nuovo si abbattono del 90%.

Il Consiglio per la gestione dei disastri, altra agenzia governativa, ha preso come schema di lavoro 18 ipocentri diversi di magnitudo 7, come nel caso della parte meridionale della prefettura di Ibaraki e della faglia di Tachikawa, a ovest di Tokyo. Se un terremoto di magnitudo 7.3 si dovesse verificare direttamente sotto la parte nord della baia di Tokyo, 11.000 persone potrebbe morire e circa 850.000 edifici sarebbero del tutto inutilizzabili o distrutti da incendio.