Troppo rumore in città: gli animali alzano il volume
BERLINO – Una gara a chi si fa sentire di più tra animali e macchine: gli uccelli di città con il traffico e i rumori domestici, le rane che vivono vicino alle strade, le balene contro i sonar delle navi. Per non far annientare la propria voce tutti questi animali, e non solo, hanno iniziato ad aumentare il volume dei propri richiami.
Scrive Repubblica che persino le cavallette e i grilli si stanno sforzando al massimo per farsi sentire nonostante i rumori della strada.
A rendersi conto della “gara” sonora tra animali e macchine è stata la biologa tedesca Ulrike Lampe, dell’Università di Biedfeld. La studiosa ha registrato i canti delle cicale in campagna e vicino alle strade. Ha confrontato le registrazioni ed è venuto fuori che “le cavallette che vivono in aree rumorose aumentano il volume dei loro canti, specialmente dei brani che contengono suoni gravi. È infatti alle basse frequenze che il rumore del traffico interferisce di più con i loro richiami”.
Soprattutto si alza il volume per i richiami d’amore: “Il rumore prodotto dall’uomo impedisce alle femmine di percepire i messaggi di corteggiamento dei maschi e di capire quanto sono attraenti”.
Una situazione simile è quella scoperta dai ricercatori dell’università di Melbourne, che hanno notato come i maschi delle rane, per continuare a farsi sentire dalle femmine, hanno dovuto aumentare il volume per non farsi sovrastare dal rumore del traffico, e rinunciare alla voce profonda e grave per passare ad alcuni acuti, più difficili da essere coperti dai rumori del traffico.
Decisioni simili le hanno dovute fare gli uccelli che vivono in città: le ghiandaie si sono allontanate dalle aree troppo rumorose, a vantaggio dei colibrì e dei passeri. In mare l’inquinamento acustico delle navi ha fatto allontanare dalle rotte più battute i delfini, mentre le balene cercano di sovrastare i sonar facendosi sentire di più.