Mosul, Isis fa esplodere il tempio e…svela l’antico palazzo del re assiro del 600 a.C.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Marzo 2017 - 05:00 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – Un palazzo del 600 avanti Cristo è stato scoperto per caso a Mosul, in Iraq, dopo che l’Isis ha fatto saltare in aria un antico tempio. Il palazzo sarebbe appartenuto ad un re asiro e la scoperta è avvenuta per caso, mentre gli archeologi stavano valutando la portata dei danni causati alla tomba del profeta Giona dai militanti jihadisti.

Il tempio Nebi Yunus, che contiene ciò che i musulmani e i cristiani ritengono sia la tomba di Giona o “Yunnus” come è conosciuto nel Corano, è stato distrutto dal gruppo terroristico nel luglio 2014, scatenando l’indignazione mondiale. Una distruzione che i militanti del califfato mettono in atto perché ritengono che venerare tombe e reliquie vada contro gli insegnamenti dell’Islam.

Il tempio si trova sulla cima di una collina a Mosul orientale, una città nel nord dell’Iraq, con una popolazione di circa 660.000 abitanti e dallo scorso mese di nuovo sotto il controllo Isis. Gli archeologi stavano tentando di recuperare i manufatti sopravvissuti alle esplosioni quando, entrando in alcuni tunnel instabili, hanno scoperto un palazzo del 600 a.C.. I tunnel instabili però fanno temere il peggio, scrive il Daily Mail, perché la struttura antica potrebbe crollare in qualsiasi momento e venire così nuovamente seppellita e celata.

L’archeologa Layla Salih afferma che il tempio ha condiviso il sito con l’antico palazzo reale e gli scavi precedentemente erano stati voluti, nel 1852, dal governatore ottomano di Mosul e il dipartimento iracheno d’antiquariato ha studiato il sito nel 1950. La scoperta è la prova che i terroristi scavino tunnel sotto i siti storici per trovare manufatti da saccheggiare. All’interno di una delle gallerie realizzate dall’Isis gli archeologi hanno trovato un’iscrizione in marmo del re Esarhaddon, che si pensa risalga all’impero assiro nel 672 a.C.

Secondo il parere degli scienziati, il palazzo reale sarebbe stato ristrutturato e ampliato dal re Esarhaddon dopo esser stato costruito dal padre Sennacherib ed è andato in parte distrutto in un saccheggio nella battaglia di Ninive del 612 a.C. Nei tunnel scavati dai jihadisti, gli archeologi hanno portato alla luce anche due sculture dell’impero assiro che rappresentano il Toro Alato con testa umana e in un altro, la scultura di una semi dea che elargisce l'”acqua della vita” per proteggere gli esseri umani.

Salih ha detto che alcune delle sculture più grandi sono state probabilmente lasciate dai terroristi perché temevano che la collina potesse crollare ma altri manufatti, in particolare ceramiche, sono stati sicuramente saccheggiati. “La distruzione del tempio, in realtà ha fornito una scopert fantastica, è l’occasione per mappare il tesoro del primo grande impero del mondo”, afferma Eleanor Robson, presidente del British Institute for the Study of Iraq.