New York. Statua cromata di Andy Warhol, padre della pop art, inaugurata a Union Square

di Licinio Germini
Pubblicato il 2 Aprile 2011 - 19:50 OLTRE 6 MESI FA

La statua di Andy Warhol a Union Square

Andy Warhol, il grande padre della pop art, non era di New York, la città dove – figlio di poveri emigranti slovacchi – costruì la sua fama, il suo mito e lasciò il suo mirabolante retaggio. Era nato a Pittsburgh, anonima città della Pensylvania, nel 1928, ed è morto a New York nel 1987.

Ma la Grande Mela, dove ha vissuto gran parte della sua vita, sabato lo ha onorato svelando una sua statua cromata alta tre metri e mezzo a Union Square, nella parte bassa di Manhattan, tra Brodaway e la Bowery, ora divenuta la quarta avenue.

La statua è opera dell’artita Rob Pruitt, che ha voluto che fosse eretta davanti ad un palazzo all’incrocio tra Broadway e la diciasettesima strada, Manhattan, che dal 1973 al 1984 accolse l’ultima incarnazione della ”Factory”, dove Warhol e numerosi precursori della pop art come Roy Lichtenstein ed altri davano libero sfogo ai loro estri a quel tempo più stupefacenti.

La ”Factory” originale era stata dal 1962 al 1984 sulla quarantasettesima strada est. La statua di Warhol, che appena giunto a New York era considerato dai benpensanti una sorta di lunatico senza speranza di salvezza, ora sorge ad Union Square in prossimità di quelle dedicate a George Washington, Abraham Lincoln e Mahatma Gandhi. Ha dichiarato lo scultore Pruitt: ”Andy Warhol rimarrà sempre il simbolo di tutti quanti vengono a New York intenzionati a sfondare”.

La statua lo raffigura alla moda degli Anni Settanta, con Jeans Levi’s 501, una giacca di tweed di Brooks Brothers e una cravatta di seta regimental. Warhol, che girava perennemente con una macchinetta fotografica per ”immortalare” a futura memoria qualunque cosa colpisse il suo estro, era famoso per le sue quasi psichedeliche affermazioni tipo: ”Ognuno di noi sarà famoso per 15 minuti”, oppure ”La gente non muore ma va da Bloomindale’s”, un elegante grande magazzino di mid-town di cui Warhol andava pazzo.

La statua di Warhol resterà a Union Square solo qualche mese, ma Pruitt spera di convincere le autorità cittadine a lasciarcela in permanenza. ”Union Square è il posto perfetto per accogliere un monumento a Warhol”, ha detto. Le opere dell’artista – come le sue riproduzioni seriali di Marilyn Monroe o delle zuppe Campbell’s in varie tonalità di colori – hanno raggiunto cifre esorbitanti.

Il prezzo più alto mai pagato per un’opera di Warhol fu nel 1963 per un ritratto seriale di sei Elvis Presley, battuto per 100 milioni di dollari, alla pari con maestri come Jackson Pollock, Pablo Picasso, Vincent Van Gogh, Pierre-Auguste Renoir, Gustav Klimt e Willem de Kooning.