URAGANO GUSTAV IN LOUISIANA, NEW ORLEANS DESERTA, SLITTA CONVENTION REPUBBLICANA

Pubblicato il 31 Agosto 2008 - 22:53 OLTRE 6 MESI FA

Gustav L’uragano Gustav ha raggiunto le coste statunitensi del Golfo del Messico. Pioggia e forti raffiche di vento hanno cominciato ad abbattersi su New Orleans. Lo rende noto il Centro nazionale statunitense sugli uragani. L’occhio dell’uragano raggiungerà la città solo nel primo pomeriggio di oggi.

Oltre due milioni di persone sono fuggite dalla costa americana del Golfo per sfuggire all’impatto dell’uragano, che minaccia conseguenze ancora più devastanti di quelle inflitte tre anni fa dall’uragano Katrina. Il sindaco di New Orleans ha definito Gustav «la tempesta del secolo» ed ha coordinato la seconda evacuazione in tre anni della città, dove dal tramonto è scattato il coprifuoco. Solo diecimila persone sono rimaste in città mentre duemila membri della Guardia nazionale hanno rafforzato le misure di vigilanza. Il sindaco ha ammonito che tutti coloro sorpresi ad effettuare saccheggi saranno trasferiti direttamente nella prigione di Angola.

Il presidente George W. Bush, atteso alla convention repubblicana di St.Paul, ha preferito cambiare rotta per recarsi in Texas e sorvegliare le misure adottate per ridurre l’impatto dell’uragano: tre anni fa l’amministrazione Usa fu severamente criticata per il ritardo nei soccorsi alle vittime. Katrina causò la morte di oltre 1.800 persone. La convention repubblicana ha di fatto sospeso oggi i suoi lavori limitandosi ad aprire ufficialmente il raduno destinato ad incoronare giovedì il senatore John McCain candidato repubblicano alla Casa Bianca. Ma non vi saranno discorsi politici. Gli interventi saranno dedicati a sollecitare donazioni per l’emergenza uragano. Gli esperti del Centro uragani Usa ritengono che Gustav avrà Forza 3 quando colpirà nel primo pomeriggio la costa della Louisiana e degli stati vicini (Texas, Alabama, Mississippi).

L’uragano ha già colpito nei giorni scorsi un’ampia area dei Caraibi, lasciandosi alle spalle una scia di devastazione e morti ad Haiti, nella Repubblica Domenicana, a Cuba e nelle Caymans. E intanto è salito a 94 il numero delle vittime dell’uragano. Solo ad Haiti si contano 76 morti. L’uragano ha devastato l’Isola della Gioventù, a sud di Cuba, dove si contano centinaia di feriti ma nessun morto. Nell’isola di Cuba, le autorità hanno evacuato circa 250mila residenti dalle zone a rischio. Nella città occidentale di Paso Real del San Diego sono state misurate raffiche di vento di 340 chilometri orari. Da ieri nel Golfo del Messico è stata pressochè totalmente interrotta la produzione di petrolio