Ilaria Loquenzi, deputati M5s bocciano capo comunicazione vicina a Casaleggio

di redazione Blitz
Pubblicato il 25 Giugno 2015 - 00:27 OLTRE 6 MESI FA
Ilaria Loquenzi, responsabile comunicazione M5s alla Camera silurata. Rappresaglia interna?

Ilaria Loquenzi

ROMA – Ilaria Loquenzi, capo della comunicazione dei 5 stelle alla Camera, è stata silurata dal voto dell’assemblea di M5S a Montecitorio. Hanno votato contro in 26 e solo 17 si sono schierati in suo favore. Tra i 26 che hanno votato per il suo licenziamento, ci sarebbero anche l’attuale capogruppo Francesca Businarolo, il vicecapogruppo Giorgio Sorial, l’ex capogruppo Fabiana Dadone e un gruppetto di deputati liguri considerati vicini a Massimo Artini, ex 5 stelle.

Loquenzi, che era a capo della comunicazione da nemmeno 6 mesi in sostituzione di Nicola Biondo, anche lui licenziato improvvisamente dopo il risultato non felice di M5S alle Europee, non lavorerà più per i 5 stelle dall’inizio di luglio, quindi tra pochi giorni. Fonti interne al Movimento citate dall’agenzia di stampa Agi sottolineano però che il suo contratto era stato rinnovato non più tardi di un mese fa.

Secondo quanto riportato dall’Agi, Loquenzi sarebbe vittima di “una rappresaglia interna contro il direttorio M5S” che invece ha votato a favore della giovane considerata in contatto diretto con Gianroberto Casaleggio. Tra l’altro, secondo alcuni 5 stelle, questo nuovo scossone, che desta stupore in molti considerando che arriva dopo il risultato positivo alle ultime amministrative, potrebbe creare un “piccolo terremoto” in tutto il Movimento. Durante l’incontro della settimana scorsa Casaleggio aveva infatti ribadito che né la posizione della Loquenzi né quella di Rocco Casalino, suo omologo al Senato, fossero in discussione. Nonostante ciò i parlamentari M5S hanno invece deciso per la bocciatura.

C’è chi teme conseguenze e reazioni da parte dello stesso Casaleggio che giovedì potrebbe dire la sua sul blog di Grillo. Non è escluso che i colleghi dell’ufficio stampa di M5S Camera possano adottare una iniziativa, riferisce l’Agi, per esprimere solidarietà alla collega.