M5S. Referendum online sul reato di clandestinità. Campanella: “Stop a Casaleggio”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Gennaio 2014 - 13:39 OLTRE 6 MESI FA
M5S. Referendum online sul reato di clandestinità. Campanella: "Stop a Casaleggio"

M5S. Referendum online sul reato di clandestinità. Campanella: “Stop a Casaleggio”

ROMA – Dalle 10 di stamattina (13 gennaio) alle 17 gli iscritti certificati del Movimento 5 Stelle possono partecipare al referendum online sull’abrogazione del reato di clandestinità che approda domani in Senato. Fedele al mantra della democrazia diretta, Beppe Grillo sul suo blog ha invitato gli iscritti a decidere la linea cui dovranno uniformarsi tassativamente i parlamentari a 5 Stelle.

Domani 14 gennaio sarà votata in Senato la legge sulle ‘depenalizzazioni’ che ha al suo interno la disposizione che abolisce il ‘reato di clandestinità. Si chiede a tutti gli iscritti certificati al 30/06/2013 il parere vincolante sul voto che il gruppo parlamentare del Senato dovrà esprimere sul reato di clandestinità. Il sistema di votazione sarà attivo oggi lunedì 13 gennaio dalle ore 10 alle ore 17, i risultati saranno comunicati ufficialmente sul blog alle 18. (Blog di Beppe Grillo)

Le contestazioni, però, non mancano, a partire dalle modalità della consultazione online per arrivare all’attacco frontale contro Gianroberto Casaleggio, custode unico del portale e del sistema operativo grillino. In prima fila i cosiddetti dissidenti interni. Il senatore Campanella critica il fatto che la comunicazione sia arrivata dopo l’apertura della consultazione (la mail in effetti è delle 10 e 10 di stamattina). Ma il bersaglio grosso è il sistema di consultazione, considerata “un’arma”: “Togliamo quella pistola a Casaleggio! Il M5S è un fenomeno troppo serio per essere gestito in questo modo!” Si unisce alle contestazioni anche il dissidente storico, il senatore Lorenzo Battista:

Penso sia giunto il momento di dire BASTA a questa gestione del blog/portale/sistema operativo (chiamatelo come vi piace). Invito caldamente l’autore di questo ennesimo condizionamento esterno a rivedere insieme al gruppo parlamentare il modus operandi o lasciare a una rappresentanza più democratica e partecipativa la gestione dello strumento informatico/informativo del M5S.