Daniela Aiuto ci ripensa: “No Verdi, resto in M5s”. Marco Affrote rischia sanzione da 250mila euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Gennaio 2017 - 14:40 OLTRE 6 MESI FA
M5s, Verdi approvano ingresso di Daniela Aiuto: lei ci ripensa

M5s, Verdi approvano ingresso di Daniela Aiuto: lei ci ripensa

BRUXELLES –  Daniela Aiuto di M5s entra nell’eurogruppo dei Verdi, anzi no. L’europarlamentare del Movimento 5 stelle aveva annunciato di voler entrare nel gruppo dei Verdi dopo il caos del tentativo di alleanza con l’Alde di Beppe Grillo fallito e il ritorno da Nigel Farage. Dopo che il gruppo l’aveva accettata però la grillina ha avuto un ripensamento. “Io sto bene qui, si sta facendo molta confusione”, ha commentato la Aiuto dichiarando di voler restare nel gruppo Efdd costituito da Ukip e M5s. Marco Affronte invece è passato ai Verdi e ora rischia una multa da 250mila euro secondo quanto previsto dal codice di comportamento a 5 stelle.

Confermato invece il passaggio di Marco Affronte, l’europarlamentare eletto con M5s elezioni del 2014. Affronte è un biologo marino, originario di Rimini e di 52 anni. Pur non essendo mai stato protagonista di violente polemiche con i vertici del movimento guidato da Grillo, da tempo era considerato fra le anime critiche della galassia grillina. Attivista storico, è stato uno dei fondatori del meetup riminese. E’ sempre stato in buoni rapporti con il suo corregionale, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti con il quale condivide anche molte posizioni ambientaliste: ha più volte espresso pubblicamente rammarico per la vicenda che ha portato Pizzarotti all’uscita dal M5s.

L’anno scorso è stato coinvolto nella spaccatura del Movimento 5 Stelle di Rimini, dove furono presentate due liste contrapposte, una delle quali promossa dalla ex moglie di Beppe Grillo. Alla fine il Movimento 5 Stelle non si presentò alle comunali. In Parlamento europeo si è occupato soprattutto di questioni riguardanti il mare, l’ambiente e le politiche sulla pesca. Un impegno che lo ha anche tenuto lontano dalle polemiche interne al Movimento 5 Stelle. Almeno fino a tre giorni fa, quando criticò apertamente le modalità con le quali era stata annunciata la consultazione sul cambio di gruppo europeo, rendendo pubblico il suo voto a favore della permanenza in Efdd.

Se la Aiuto ha deciso di non fare il salto, Affronte rischia di dover pagare una penale di 250mila euro. Il codice di comportamento del M5S Europa prevede la ‘salata’ sanzione

“sia in caso di condanna penale sia nell’ipotesi in cui venisse ritenuto gravemente inadempiente al rispetto del codice di comportamento”.

La somma, si legge ancora, verrà data in beneficenza. Resta da vedere se Affronte verrà giudicato gravemente inadempiente. Ma il rischio è alto. Il Codice stabilisce che

“i deputati del M5S al Parlamento europeo non dovranno associarsi ad altri gruppi politici, se non per votazioni su punti condivisi”. E, solo, “laddove si manifestasse la possibilità di costituire in seno al Parlamento europeo un gruppo politico con deputati di altri Paesi europei che condividano i valori fondamentali del M5S verrà fatto su proposta di Beppe Grillo, in qualità di capo politico del M5S, e ratificata tramite votazione in Rete da parte degli iscritti al M5S”.