Berlusconi sfida: “Sforiamo patto Ue. Tanto non ci cacciano”. Letta rassicura

di Redazione Bltiz
Pubblicato il 17 Giugno 2013 - 16:22 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi sfida Letta: "Sforiamo patto con Europa". Tanto "non ci cacciano"

Berlusconi in Senato (foto Lapresse)

ROMA – Silvio Berlusconi provoca il governo: “Sforiamo il patto con l’Ue sul deficit e sul fiscal compact“. Tanto “non ci possono cacciare”, al massimo “ci buttano fuori dall‘Euro“. E poi ancora: “E’ inammissibile non trovare le risorse” per non far aumentare l’Iva. Berlusconi da Pontida parla a ruota libera. Ma il premier Enrico Letta dal summit del G8 corre ai ripari e rassicura: “Nella sessione sull’economia ho ribadito l’impegno a mantenere i patti con l’Unione europea, in particolare la regola del 3%”. E gli otto grandi lo ignorano: “Sulle affermazioni di Berlusconi – ha aggiunto Letta – dentro la sala non c’è stata nessuna eco, nessun rilievo, non ne hanno parlato neanche. Probabilmente non sono stati neppure informati”.

Deficit e fiscal compact

Il governo vada alla Ue e dica ‘‘il limite del 3% all’anno e del fiscal compact ve lo potete dimenticare”, ha detto Berlusconi. ”Ci volete mandar fuori dalla moneta unica? Fatelo. Ci volete mandar fuori dalla Ue, ma no… Vi ricordiamo che noi versiamo 18 miliardi all’anno e ce ne ridate indietro solo 10”.

Silvio Berlusconi ha spiegato che c’è bisogno di ”qualcuno nel governo che abbia il coraggio di andare a Bruxelles” per dire che ”bisogna mettere a posto le cose”.

Iva

E’ ”inaccettabile” che non si trovino gli otto mld che servono per l’Imu ed evitare l’aumento dell’Iva, secondo Silvio Berlusconi.”Il governo sta affannosamente cercando otto mld, ma quale azienda non riesce a tagliare i costi dell’1%..”

Berlusconi ha ribadito il no all’Imu che e’ una tassa ”dannosa e ingiusta”. ”Noi vogliamo che sia abrogata – ha spiegato – per quasi un fatto simbolico, rappacificare lo stato con i cittadini”. L’ex premier e’ pero’ tornato a chiedere anche di evitare l’aumento dell’Iva che ”secondo gli economisti che hanno la testa sulle spalle non porterebbe maggiori entrate all’erario ma un decremento” per la diminuzione dei consumi.