“Berlusconi e Imu, non molliamo”, linea dura Pdl dopo il vertice di Arcore

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Agosto 2013 - 18:51 OLTRE 6 MESI FA

Berlusconi, vertice ad Arcore per decidere sorti del governo. Si pensa a "linea soft"ROMA – Dopo oltre 5 ore di vertice ad Arcore, il Pdl conferma la linea dura, non mollando un centimetro né sul capitolo Berlusconi, né su quello Imu. Una sorta di appello alle istituzioni e un ulteriore messaggio chiaro al Pd affinchè non voti la decadenza di Berlusconi da senatore. Il segretario Angelino Alfano uscito da Arcore ha detto:

“Tutti insieme rivolgeremo alle massime istituzioni della Repubblica, al primo ministro Letta e ai partiti che compongono la maggioranza, parole chiare sia sulla questione democratica che deve essere affrontata per garantire il diritto alla piena rappresentanza politica e istituzionale dei milioni di elettori che hanno scelto Silvio Berlusconi (la cui decadenza dalla carica di senatore è impensabile e costituzionalmente inaccettabile), sia sul necessario rispetto degli impegni programmatici assunti dal Governo a partire dall’abolizione dell’Imu su prima casa e agricoltura”.

“Il Popolo della Libertà è come sempre unito, compatto e deciso, a fianco del suo presidente Silvio Berlusconi, a cui è molto legato da indissolubili vincoli di affetto e di condivisione politica”, ha ancora sottolineato Alfano.

Silvio Berlusconi aveva riunito nella sua residenza di Arcore gli uomini del Pdl, il giorno dopo lo stop del Pd a un’amnistia per il Cavaliere. Un summit per determinare la linea del centrodestra sulla permanenza nella maggioranza e sulle iniziative per salvaguardare l’agibilità politica del leader.

Oltre ad Angelino Alfano, presenti anche Renato Brunetta e Renato Schifani, ma anche Fabrizio Cicchitto, una delle “colombe” che infatti sabato mattina ha annunciato: “Ad Arcore dirò a Berlusconi di seguire insieme una linea in difesa delle sue ragioni che sono anche le ragioni dello stato di diritto e della resistenza ad un settore della magistratura che fa politica ma anche di provarle tutte sul terreno del senso di responsabilità proprio di una personalità che ha la sua storia di uomo di governo”.

Le colombe del Pdl e i figli di Berlusconi gli starebbero consigliando di non prendere decisioni affrettate e di esaminare le vie che potrebbero consentirgli, a partire da una richiesta di affidamento ai servizi sociali per scontare la condanna ricevuta nel processo Mediaset, di ottenere un atto di perdono da parte del capo dello Stato, tale da permettere al leader del centrodestra di proseguire a pieno titolo la sua attività politica, in nome dei “diritti” da Berlusconi stesso nell’intervista data a Tempi.