Berlusconi ineleggibile? Cosa dice la legge del 1957, l’incognita del voto Pd

Pubblicato il 21 Maggio 2013 - 09:44 OLTRE 6 MESI FA

Berlusconi in Senato (Foto Lapresse)

ROMA – L’ineleggibilità di Silvio Berlusconi, che la Giunta per le elezioni del Senato discute alle 14, passa per una legge datata 1957. Ineleggibile è il beneficiario di concessioni pubbliche, così dice la legge 361 del 30 marzo 1957, all’articolo 10:

Non sono eleggibili inoltre: 1) coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica, che importino l’obbligo di adempimenti specifici, l’osservanza di norme generali o particolari protettive del pubblico interesse, alle quali la concessione o la autorizzazione è sottoposta

L’incognita, per il Pdl ma anche per tutta la maggioranza, è come voteranno i 23 senatori della Giunta. Giunta che, per inciso, deve ancora votare chi sarà il presidente. E il presidente spetta all’opposizione, altra grana in agguato. Perché alla Giunta per elezioni della Camera la poltrona più importante è andata al Movimento 5 Stelle, ovvero il partito che propone e voterà sì all’ineleggibilità di Silvio Berlusconi.

Al Senato la maggioranza intende votare per un nome della Lega Nord, cosa che faciliterebbe la vita di Berlusconi senatore. Ma come voterà il Pd? Voterà compatto per il no all’ineleggibilità (il centrosinistra, in passato, ha votato “no” 5 volte)? E voterà compatto per il nome leghista? L’incognita politica è proprio questa, tanto più che il voto è segreto e non tutti i senatori potrebbero accettare l’ordine di palazzo Chigi, ovvero votare col Pdl. I primi segnali sono già nell’aria nelle dichiarazioni di alcuni esponenti Pd. Il segretario Epifani ha detto ai senatori di “fare le proprie valutazioni”.

Sui due voti del giorno Felice Casson del Pd dice:  ”Vedremo con che argomenti e con quali leggi si difenderà Berlusconi”. Quanto alla presidenza della Giunta per le autorizzazioni, che si riunirà stamattina e che il Pdl vorrebbe presieduta da un esponente della Lega ”costituzionalmente – spiega Casson – è opposizione politica chi vota contro il governo. La Lega, invece, sulla fiducia in Senato si è astenuta e gli unici che hanno votato contro sono stati M5S e Sel. Quindi la presidenza della giunta, che per prassi costante del Parlamento va attribuita alle opposizioni, deve andare a un senatore di Sel o di M5S”. ”Io – aggiunge – seguirò la regola e voterò un senatore dell’opposizione. E spero che il Pd non voglia violare le regole”.