Berlusconi: “Tra un anno andremo al voto…e Forza Italia sarà pronta”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Marzo 2014 - 01:47 OLTRE 6 MESI FA
Berlusconi: "Tra un anno andremo al voto...o la va o la spacca"

Silvio Berlusconi (Foto LaPresse)

FROSINONE – “Tra un anno andremo al voto con Forza Italia e o la va o la spacca”. Silvio Berlusconi la sera del 28 febbraio lancia il suo appello a Forza Italia per “un futuro di libertà e prosperità”. Il leader di Forza Italia è convinto che il governo di Matteo Renzi non durerà fino al 2018, ma una volta approvata la legge elettorale si tornerà al voto. E a quell’appuntamento Berlusconi non vuole arrivare impreparato.

Berlusconi ha dapprima sottolineato la necessità di riforme per rimettere in moto lo Stato:

La macchina dello Stato da noi costa un terzo in più rispetto agli altri Paesi. Bisogna fare la riforma del lavoro,delle pensioni, quella fiscale e,soprattutto, la riforma delle riforme, quella della giustizia. Tutto questo non si può fare con una maggioranza composita, perché dal 1948 nessuno ci riesce”.

Il leader di Forza Italia ha poi aggiunto che la prima riforma da fare è quella delle legge elettorale per poter tornare al voto:

“Una volta fatta la legge elettorale è necessario tornare alle elezioni per essere una democrazia”.

Berlusconi lancia poi un affondo alla magistratura e alla sinistra:

“Oggi la sinistra domina tutte queste funzioni e, soprattutto, vediamo come funziona la giustizia. Sappiamo bene come i settemila giudici, che non sono di Magistratura Democratica, dipendono da Magistratura Democratica, che ha l’egemonia nel Consiglio Superiore della magistratura e nell’Associazione nazionale magistrati. Oggi con questa magistratura nessun cittadino può essere sicuro dei suoi diritti, dei beni e delle sue libertà”.

L’ex premier ha poi sottolineato l’importanza di riportare gli elettori a Forza Italia e parlando della sua vita ha detto:

“Guardo alla mia veneranda età. Avevo deciso di dedicarmi ad altre tre attività: la costruzione di ospedali per bambini nel mondo, l’università della Libertà e al Milan, come divertimento. Cose che penso sempre di fare. Ma mi sono preso la responsabilità di fare quest’ultima cosa. Spero di lasciare la politica dopo aver garantito al Paese che amo di essere una vera democrazia”.