Bisignani: “Alfano voleva tradire Berlusconi. Illuso e mollato da Casini”

Pubblicato il 28 Maggio 2013 - 14:55 OLTRE 6 MESI FA
Luigi Bisignani

Luigi Bisignani

ROMA – Complotti nel Pdl per estromettere Berlusconi.  Complotti con la regia di Angelino Alfano o di alcuni ex An come Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa. Luigi Bisignani, che ha patteggiato una condanna a un anno e sette mesi nel processo sulla P4,  nel suo libro-intervista ”L’uomo che sussurra ai potenti” sostiene che Angelino Alfano, una volta insediato il governo Monti, si mosse per cercare alleanze per abbandonare Berlusconi. ”Finché il governo Berlusconi stava in piedi, seppur con una maggioranza risicata, Alfano non si mosse. Cominciò a farlo non appena insediato l’esecutivo Monti, nel momento in cui per Berlusconi iniziava la fase più aspra di un calvario politico giudiziario che sembra non finire mai”.

Secondo Bisignani, Alfano cercò la sponda di Casini ”il quale in realtà lo ha sempre illuso. E non interrompendo mai un filo sotterraneo con Enrico Letta, all’epoca vice segretario del Pd”. Bisignani ha poi aggiunto che ”la sua corte cercò di costruirsela incontrando parlamentari nella casa ai Parioli che Salvatore Ligresti gli aveva fatto avere in affitto. E in più stringendo un asse con Roberto Maroni, che da ex potente ministro dell’Interno, dopo aver fatto fuori Umberto Bossi, preconizzava la morte civile del Cavaliere e l’investitura di Alfano come nuovo leader”.

Nella ricostruzione sui presunti complotti contro Berlusconi all’interno del Pdl, Bisignani assicura che tra chi tramava c’erano ”in primis alcuni di An: Gasparri, La Russa, Mantovano e Augello. Certamente non Aletro Matteoli che è rimasto sempre leale”. ”E tra le donne – aggiunge – la favorita di Angelino, Beatrice Lorenzin, premiata con il ministero della salute”.

”Più che di tradimento vero e proprio parlerei di piccoli uomini creati da Berlusconi dal nulla e improvvisamente convinti di essere diventati superuomini”.  ”Il primo che mi viene in mente – dice Bisignani – è Renato Schifani, avvocato di provincia di Palermo, ex presidente del Senato. Con Angelino Alfano, altro siciliano, lavoravano alla costruzione di una nuova alleanza senza Berlusconi”.