Ruby, intercettazioni. Elisa Toti alla madre: “Seimila euro per una settimana”

Pubblicato il 5 Marzo 2011 - 20:26| Aggiornato il 7 Marzo 2011 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Seimila euro per aver trascorso quasi una settimana con ”lui’ assieme ad altre ragazze. Seimila euro che significano 12 milioni di vecchie lire. Chi fa i conti di quanto ha portato a ”casa” è Elisa Toti, una delle ragazze ospiti alle feste ad Arcore, al telefono con la madre Anna in una conversazione intercettata e allegata alla richiesta di giudizio immediato dei pm milanesi per Silvio Berlusconi, imputato per il caso Ruby.

Madre e figlia, la sera dello scorso 9 gennaio, la domenica che chiude il ponte dell’Epifania, sono al telefono. Elisa spiega di essere ”appena tornata a casa” e aggiunge di essere ”preoccupata per la salute di lui”.

La madre, invece, sembra preoccuparsi di altro: ”Senti quanto v’ha dato?”. La figlia: ”Cinque più quegli altri mille quindi, quindi sei”. La signora Anna è contenta: ”Dici niente? Capito? poi che vi ha detto quando lui vi ripotrà vedere”. Risposta: ”Ce lo dirà lui”.

La ragazza racconta di essere stata ”una settimana (…) alcune sono arrivate martedì io mercoledì (…) mamma mia una cosa allucinante”. Quindi è stanca: ”Non ti puoi immaginare in che condizioni sono guarda (…) sono in condizioni pietose, pietose proprio (…) ora mi ci vorrà un mese perrr, ora quei, quei soldi che ho preso mi (…) serviranno per rimettermi a posto dopo questa settimana”.

La mamma fa due conti: ”Sono dodici milioni”, di vecchie lire. E la Toti: ”Si ma no, non dire niente ee”’. La signora, quindi, la saluta: ”Ti lascio perché ti devi, devi andare a riposare”.

Oltre ai soldi anche i ”vestiti”. E farsi ”dare” abiti come compenso per aver partecipato alla ”cena” è il consiglio che Ale, l’ ”amore” di Imma De Vivo, dà alla gemella napoletana, anche lei tra le giovani soubrette che hanno calcato la scena di Villa San Martino.

Il ragazzo, poco prima delle 4 di mattina dell’8 gennaio, riceve una chiamata da Arcore. ”T’ha dato i vestiti o no?”, si informa. La De Vivo: ”Ma io sono ancora qui, ma se me li da, me li da quando, prima di andare via. Ma io penso che non mi da niente”. Il giovane si altera: ”No, perché no scusa? Mi incazzo! oh! (…)”. E quando lei chiarisce che ”comunque…non faccio niente con lui”, Ale replica: ”Eh, ma sei scema? Ma anche se fai o non fai, fatti dare!”.

Oltre a lamentarsi dei ‘tour de force’ a cui sono costrette, delle ‘fatiche’ delle feste, e del fatto che quelle serate durano ”fino alle cinque del mattino”, togliendo loro tutte ”le energie”, le ragazze non sempre sono contente dei regali che ricevono.

Pare a loro poi che la generosità del padrone di casa ultimamente sia in declino: Barbara Guerra il 7 gennaio parla di ”manina stretta”. Chi usa un linguaggio più colorito, invece, è il giorno dopo sempre Imma De Vivo. Al cellulare con la sorella parla di alcuni doni. Di catenine ”talmente piccole ed invisibili” e tanto brutte da essere paragonabili a ”una collanina del cesso”. E ancora: ”Hai visto quei regalini che ha fatto bruttissimi?”.

Eleonora: ”Infatti non gliel’ho proprio chiesto e nemmeno voglio (…) ho fatto la superiore non gli ho proprio chiesto niente a lui (…) lui ha detto io ve le faccio fare alle altre però senza rivolgersi a me o guardandomi o che … io non gliel’ho chiesto (…) ho fatto la superiore”.

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