Elezioni in autunno? “Matteo Renzi non spaventa nemmeno i bambini”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Luglio 2014 - 10:14 OLTRE 6 MESI FA
Elezioni in autunno? "Matteo Renzi non spaventa nemmeno i bambini”

Alfredo D’Attorre

ROMA – “Minacciare elezioni se non passano le riforme è da Tafazzi…”. Alfredo D’Attorre, dem della corrente Area riformista, critica gli aut aut sulle riforme.

L’intervista su Repubblica a cura di Giovanna Casadio:

D’Attorre, fa bene Renzi a minacciare elezioni se continua lo stallo sulla riforma del Senato?
«A Renzi non l’ho sentito dire personalmente. Però esponenti vicini a Renzi come Roberto Giachetti, che è vice presidente della Camera, e Matteo Orfini presidente del partito, hanno agitato lo spauracchio. Ma la minaccia di elezioni anticipate non spaventa nessuno, anche un bambino sa riconoscere una pistola ad acqua…».

Perché ritiene lo spauracchio delle urne un’arma spuntata?
«Andare al voto con il Consultellum, la legge elettorale uscita dalla sentenza della Consulta, non va bene né per il paese, né per il Pd, né per Renzi. Noi Democratici saremmo i più danneggiati da un voto anticipato con il proporzionale puro, con una preferenza singola e con circoscrizioni di ampiezza regionale».

Molti “distinguo”e avvertimenti sono anche un modo per mettere in discussione la leadership di Renzi nel Pd?
«A destabilizzare la leadership di Renzi sono coloro che minacciano elezioni anticipate perché trasmettono un’idea di insicurezza e instabilità. Immaginiamo quale sarebbe lo scenario nel caso di elezioni anticipate in autunno: non avremmo la legge di stabilità, il paese andrebbe in esercizio provvisorio ci ritroveremmo con la Troika che commissaria l’Italia e senza gli 80 euro in busta paga nel 2015».

Però occorre superare la palude in cui 8 mila emendamenti stanno spingendo la riforma?
«Ma così si rischia di esacerbare gli animi ulteriormente. Proverei a seguire l’indicazione che ci è venuta da Napolitano, e cioè procedere sulla strada delle riforme e rivedere la nuova legge elettorale ».

Importante approvare la riforma in prima lettura prima dell’estate?
«Se possibile sì, abbiamo necessità che il Pd e i gruppi parlamentari inizino a discutere di economia, di lavoro e della legge di stabilità, tema cruciale a settembre ».