Emma Bonino denuncia: “Il nostro Governo ha voluto gli sbarchi tutti in Italia”

a cura di Sergio Carli
Pubblicato il 7 Luglio 2017 - 06:14 OLTRE 6 MESI FA
Emma Bonino denuncia: "Il nostro Governo ha voluto gli sbarchi tutti in Italia"

Emma Bonino denuncia: “Il nostro Governo ha voluto gli sbarchi tutti in Italia”

Da Cronaca Oggi, Notizie da Italia e mondo scelte da Marco Benedetto.

Emma Bonino rivela e denuncia: “Nel 2014 e nel 2016 abbiamo chiesto che il coordinatore fosse a Roma alla Guardia Costiera e che gli sbarchi avvenissero tutti quanti in Italia, l’abbiamo chiesto noi, l’accordo l’abbiamo fatto noi”.

Ecco spiegato il flop di Marco Minniti a Tallin. Da tutta Europa gli hanno chiesto: “Italiani pasticcioni, avete voluto la bicicletta? Ora pedalate”. Renzi, co-autore del capolavoro, fa la faccia feroce, ma ha le polveri bagnate.

Ci si chiede: in che mani siamo? Il Governo italiano ha creato il mostro e ora rischia di esserne travolta, mentre il resto d’ Europa ci spernacchia. Dalle parole della Bonino traspare una punta di dileggio verso chi, ma non fa nomi, ha condotto gli accordi con colpevole superficialità:

“Quando ci si occupa di un tema in modo approssimativo non si guardano i documenti, ma questo è esattamente quello che è successo”.

L’allusione sembra diretta a Angelino Alfano, all’epoca ministro degli Interni, noto negli ambienti di destra per la sua eccessiva fiducia nel proprio intuito senza necessità di documentarsi.

Perché TUTTI gli immigrati vengono sbarcati nel nostro Paese? si chiede il blog di Beppe Grillo, che rilancia le parole di Emma Bonino a Radio Radicale. Chiede il M5s:

“Le decine di migliaia di sbarchi sono frutto di un preciso accordo? Il fatto che l’ Italia sia costretta ad accogliere e mantenere tutti coloro che vengono trasportati qui dall’Africa, anche da navi battenti bandiere straniere (in violazione degli accordi di Dublino, come precisa anche la Bonino), è scritto da qualche parte nero su bianco?

La domanda che tutti si pongono:

“Perché il governo Renzi avrebbe concluso un accordo così folle e deleterio per il Paese, cosa ha ottenuto in cambio? Forse che la troika si giri dall’altra parte fino alle prossime elezioni, e non metta i bastoni fra le ruote al PD? Oppure si tratta semplicemente di convenienza, lauti guadagni per coop e mondi di mezzo assortiti, che sui migranti ingrassano?”.

La risposta:

“Sarà forse un silenzio-assenso, quello dell’ex premier Renzi e dell’ex ministro dell’Interno Alfano”.

Il blog di Grillo dà voce al pensiero di ogni persona di buon senso:

“Il motivo di questa follia firmata a nostra insaputa e a spese di un Paese già in ginocchio per la crisi, lo sanno solo Renzi, Alfano e i loro accoliti al corrente dell’affarone servito all’Europa. La colpa è solo ed unicamente loro e devono prendersene la responsabilità. Perché l’hanno fatto, ci chiediamo di nuovo? Solo per foraggiare quel mondo di mezzo in cui il PD sguazza? O anche per vantaggi sui conti pubblici? E soprattutto: ora come ne usciamo? Non certo facendoci elargire 4 spicci, e tornandocene a casa da Tallin con le pive nel sacco e i porti aperti.

“Siamo lo zimbello dell’ Europa, che ci ha chiuso i confini in faccia, e per giunta in violazione di Dublino grazie ai masochistici accordi firmati da governi Pd che pensano ai loro interessi e non a quelli dei cittadini”.

Ricordiamo che qui convergono gli interessi non solo delle coop e quindi del Pd, ma anche della Chiesa, che a sua volta beneficia dei contributi dello Stato per la accoglienza dei profughi. Roberta Lombardi ha gioco facile.

Emma Bonino è implacabile:

“Quando ci si occupa di un tema è bene non farlo in modo approssimativo, perché i piani operativi che riguardano sia Triton che Sophia prevedono esattamente che il coordinamento di tutti gli sbarchi è deciso dal centro di Roma e che devono avvenire in Italia. Questo non è un segreto di Stato, salvo che quando ci si occupa di un tema in modo approssimativo non si guardano i documenti, ma questo è esattamente quello che è successo”.

Minniti cercherà di recuperare una situazione quasi perduta, chiedendo

“di rivedere i piani operativi, in particolare quello che riguarda Sophia, che stabilisce che il coordinamento di tutti gli sbarchi è fatto dal centro di Roma e che gli sbarchi debbono avvenire in Italia, facendosi responsabile anche della zona di search and rescue non solo quella di competenza dell’Italia, ma anche quella decisa e stabilita da Malta. Francamente non c’è alcun accordo indicibile”.