Energia, riscaldamento ridotto, o la luce nelle scale? il taglio ai consumi più efficace verrà dal caro bollette

Energia, riscaldamento ridotto, o la luce nelle scale, cosa si controlla? Le idee del Governo sono impraticabili, ci permettiamo un suggerimento, anche se alla fine il taglio ai consumi più efficace verrà proprio dal caro bollette

di Sergio Carli
Pubblicato il 4 Settembre 2022 - 08:26 OLTRE 6 MESI FA
Energia, riscaldamento ridotto, o la luce nelle scale, cosa si controlla meglio? le idee del Governo impraticabili

Energia, riscaldamento ridotto, o la luce nelle scale, cosa si controlla meglio? le idee del Governo impraticabili

Energia vo spegnendo ch’è si cara, scriverebbe oggi Dante. E c’è la tagliano davvero. Hanno fissato i limiti del riscaldamento a 19 gradi e due ore in meno.

Così sperano di risparmiare energia. Come faranno a controllare non si sa. Sa tutto di presa in giro. Vedrete che alla fine il taglio ai consumi più efficace verrà proprio dal caro bollette.

E mentre il populista che è in noi vuole la sua fettina di extra profitti delle utilities, che, dalla meno cara Eni alla carissima Duferco promettono rincari di tre o quattro volte, il burocrate sempre in agguato per martirizzarci studia nuovi modi per opprimerci.

Ci proibiranno di scaldare la minestra e di lavarci anche con l’acqua fredda. Anche della siccità si deve tenere conto. Così la frutta non va lavata e le uova bevute direttamente dal guscio. Sarà razionato l’uso delle auto. Così i nostalgici delle domeniche a piedi e della austerità democristiana abbracceranno coloro che si illudono di salvare il nostro Pianeta con poche ma educative ore di stop domenicale.

Tagli al riscaldamento per risparmiare energia

Sopra a tutte le misure verrà il taglio alle ore di riscaldamento. È una misura punitiva quanto stupida e impossibile da applicare. Già nel recente passato limiti sono stati fissati per legge. Forse sono ancora in vigore ma certo sono caduti in desuetudine.

Le prime indiscrezioni sono di un limite di 19 gradi per i termosifoni. Chi è come controllerà? Saranno istituiti i capi caseggiato come per l’oscuramento durante la guerra? Saranno reclutati dei controllori di quartiere sul modello degli ausiliari del traffico? Evviva i navigator.

Il loro compito sarebbe certo arduo. Nella pratica, come sarà possibile controllare i milioni e milioni di caldaie del riscaldamento autonomo nessuno ce lo ha detto. Forse ci penserà la Meloni evocando i fantasmi dei camerati defunti che le spieghino come si faceva ai bei tempi.

I controllori dei consuli potrebbero invece agevolmente controllare invece altre fonti di spreco che mi permetto di segnalare.

La luce nei condomini, i fari dei negozi

Le insegne, vetrine, fari e faretti di negozi e ristoranti. Spesso sono accesi anche in pieno sole. Cosa ci vorrebbe ai sindaci di incaricare i vigili urbani di sorvegliare gli sprechi?
E poi ci sono le luci accese per tutta la notte nelle scale di tutti i condomini. Immaginate quanto consumano le decine di milioni di lampadine accese in tutti i caseggiati d’Italia per otto-dodici ore al giorno.
Basterebbe dotare ogni condominio, all’ingresso nel portone e ai singoli piani, di un interruttore con timer. Così ho fatto da anni a casa mia e funziona benissimo. Se non c’è nessuno nelle scale, le luci restano spente. 
E il contatore non gira.