Lucca nera e feroce, ultrà disertano lo stadio per il premio al deportato Dante Unti. “Tutto falso, entriamo sempre tardi”

Pubblicato il 1 Novembre 2017 - 11:48| Aggiornato il 2 Novembre 2017 OLTRE 6 MESI FA
Lucca nera e feroce col deportato, ultrà contestano il premio a Dante Unti e disertano lo stadio

Lucca nera e feroce col deportato, ultrà contestano il premio a Dante Unti e disertano lo stadio

ROMA – Il gagliardetto della Lucchese in premio al novantottenne superstite dal campo di sterminio non piace agli ultrà della squadra. Così disertano la gradinata in sfregio alla commovente cerimonia e mandano un brutto segnale al mondo.

Al centro dello sfregio, tipico toscano, c’è Dante Unti, 98 anni, di Porcari (Lucca), deportato in un lager tedesco e sopravvissuto. In programma c’è la partita di Serie C Lucchese-Carrarese. Prima del fischio di avvio, Unti viene invitato al centro del campo per ricevere come premio il gagliardetto rossonero della società.

Un cronista del Tirreno di Livorno registra allibito. Dagli spalti si intendono solo “timidi applausi”, ma “quel che è peggio è che la curva degli ultras della Lucchese resta vuota. E’ un curva politicamente orientata a destra e la circostanza non sfugge. Non hanno voluto omaggiarlo”.

I tifosi organizzati negano tutto. Hanno diffuso un comunicato che spiega. Siamo entrati in ritardo perché si usa così.

C’è dell’incredibile.  Celestino Marchini, assessore all’Urbanistica del Comune di Lucca che ha pconsegnato il premio a Dante Unti, ha dichiarato:

“E’ una questione di rispetto per una persona di 98 anni, testimone di uno dei momenti più cupi della nostra storia. Una curva, quella ovest della Lucchese non è entrata, l’altra ha continuato a sostenere la sua squadra come nulla fosse. Abbiamo perso l’occasione di sentire una grande testimonianza”.

Lo stadio Porta Elisa di Lucca è “simbolico”, nota il Tirreno: è lo stadio che

“vide tra i suoi protagonisti uomini come Erno Erbstein (che visse anni difficilissimi a causa delle leggi razziali italiane e dalle persecuzioni naziste contro gli ebrei), Libero Marchini (che negli anni Trenta si inventava di tutto pur di non fare il saluto fascista prima dell’inizio delle partite) e Bruno Neri (che poi entrò in una formazione partigiana e venne ucciso in un agguato)”.

Unti è stato accompagnato a centrocampo dall’amministratore unico rossonero Carlo Bini e dall’assessore comunale allo sport Celestino Marchini. Enrico Turelli, “lo speaker di Lucca“, ha letto un brano del diario di Anna Frank ma pochi lo hanno ascoltato. I tifosi lucchesi sono entrati dopo che il gagliardetto è stato consegnato a Dante Unti e lui si è seduto in tribuna.

Intanto, riferisce il Tirreno, i tifosi della Carrarese cantano e sbandierano e smettono solamente quando l’arbitro dà inizio al minuto di silenzio; interrotto, quest’ultimo, da un Forza Lucca che arriva dalla Ovest. Tanto che l’arbitro Curti di Milano, come rassegnato, fischia la fine del raccoglimento con qualche secondo di anticipo.

http://www.lagazzettadilucca.it/sport/2017/10/lucca-united-contro-i-giornalisti-che-hanno-montato-un-caso-sui-tifosi-razzisti-e-antisemiti-della-curva-ovest/

“So che probabilmente questa mail finirà nel cestino prima ancora di essere letta, ma vi invito ad informarvi veramente sui reali fatti accaduti quella sera, troppo facile vendersi il culo e appoggiarsi a notizie false col mero scopo di raccogliere qualche link in più sulla propria pagina.

Tutto ciò che è stato raccontato non corrisponde al vero, lo dico da tifoso della Lucchese che politicamente non può dirsi vicino a quelli che sono stati additati come colpevoli di questa vicenda.
Il signor Dante Unti è stato fatto entrare in campo circa 20 minuti prima della partita, ditemi voi quale stadio a cose normali è pieno così in anticipo se non per partite speciali?
La curva si è riempita, come sempre avviene, nei minuti immediatamente precedenti il fischio d’inizio a “manifestazione” ormai conclusa.
Il brano del libro di Anna Frank non è minimamente stato sentito in quanto gli altoparlanti della curva non funzionano ormai da parecchio tempo, infatti lo speaker non si sente nemmeno quando annuncia le formazioni o le sostituzioni.
Nel frattempo sono stati emessi comunicati dalla società Lucchese Libertas e dai gruppi della curva ovest che hanno spiegato come realmente sono andate le cose, voi chiaramente da veri cavalcatori dell’onda mediatica vi siete affidati alle righe di un giornalista la cui credibilità è compromessa da ormai molti anni e che non perde occasione per creare scandali laddove non ce ne sono, per il solo gusto di svilire e quelli che la pensano diversamente da lui e vendere qualche copia in più del proprio giornaletto.
La libertà di parola non può più permettersi di essere tramutata in libertà di offesa e diffamazione, è l’ora che voi giornalisti lo capiate una volta per tutte.
Vi invito piuttosto a scrivere delle innumerevoli iniziative che questi gruppi ultras hanno prodotto a favore degli alluvionati di Livorno, dei terremotati del centro Italia e altre ancora, perché queste sono le vere notizie nel mondo di oggi”.