Emergenza profughi, buonismo pericoloso contro Renzi, anche Mentana con Civati e Letta

a cura di Redazione Blitz
Pubblicato il 8 Luglio 2017 - 06:54 OLTRE 6 MESI FA
Emergenza profughi, buonismo pericoloso contro Renzi, anche Mentana con Civati e Letta

Emergenza profughi, buonismo pericoloso contro Renzi, anche Mentana con Civati e Letta

Da Cronaca OggiNotizie da Italia e mondo scelte da Marco Benedetto

Matteo Renzi ne dice una giusta sulla emergenza profughi (forse cerca di chiamarsi fuori dalle scempiaggini compiute dal suo ministro dell’ Interno Angelino Alfano e da lui avallate, come ha rivelato Emma Bonino):

“Noi non abbiamo il dovere morale di accoglierli, ripetiamocelo. Ma abbiamo il dovere morale di aiutarli. E di aiutarli davvero a casa loro”.

E tutti gli saltano addosso, da Pippo Civati a Enrico Letta a Enrico Mentana. Un festival di ipocrisia buonista che suona pericoloso nel mezzo di una delle più diffici crisi da cui sarà difficile uscire senza qualche strappo. Con gente così non si va molto distante. Civati e Letta non sorprendono, Mentana lascia perplessi:

“Renzi propone il numero chiuso per i migranti. Mi pare, per dirla chiara, insensato. Numero chiuso di chi? Se fuggi da una guerra hai diritto allo status di rifugiato: non puoi trovare Renzi sulla banchina che ti dice “purtroppo abbiamo raggiunto il limite massimo”. Convenzione di Ginevra e costituzione italiana non lo permettono. Il problema è che molti migranti affermano di fuggire da conflitti, mentendo per entrare: ed è per questo che ci sono quegli stipati centri di identificazione e accoglienza. Si fa domanda e si aspetta. Se non viene riconosciuto il diritto, il richiedente va respinto. A meno che non abbia già lasciato i centri, muovendosi come clandestino attraverso il territorio italiano, nella stragrande maggioranza dei casi diretto verso le frontiere nord. Già, perché quasi tutti i migranti non vogliono restare in Italia. Per nessuno di loro – aspiranti rifugiati o “migranti economici” – è possibile o sensato applicare un numero chiuso. E poi, ove mai, quale numero? Deciso in base a cosa? Posti letto? “Lavori che gli italiani non vogliono più fare”? Quota percentuale rispetto alla demografia del paese?”.

Un po’ troppe contraddizioni, un percorso logico un po’ contorto, al solo scopo di andare contro Renzi, che alla fine gli dà ragione.