Rai, ma in che mani sei? Maggioni, “senza Fazio non regge il sistema”. Orfeo scarica Giletti re degli ascolti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Giugno 2017 - 07:00 OLTRE 6 MESI FA
Rai, ma in che mani sei? Maggioni, "senza Fazio non regge il sistema". Orfeo scarica il re degli ascolti

Rai, ma in che mani sei? Maggioni, “senza Fazio non regge il sistema”. Orfeo scarica il re degli ascolti

ROMA – Rai, ma in che mani sei? Maggioni, “senza Fazio non regge il sistema”. Orfeo scarica il re degli ascolti. “Le scelte editoriali della Rai stanno andando altrove”, scrive Stefania Piras sul Messaggero. Lontano cioè dalla logica e dal mercato, visto che il nuovo dg Mario Orfeo ha deciso di commissariare il re degli ascolti Massimo Giletti e regalare il suo 20% di ascolti al suo concorrente diretto Mediaset. Giletti non è Fazio e quella dote non la porterebbe certo a Cairo…

Il conduttore eccepiva sulla soppressione dell’Arena, Orfeo sottolineava l’esigenza di voler cambiare formula per il contenitore della domenica pomeriggio rilanciando però con la lusinghiera offerta di dodici prestigiose prime serate sulla rete ammiraglia. Una dozzina di appuntamenti per il sabato sera che però hanno lasciato Giletti perplesso. (Stefania Piras, Il Messaggero)

Nel frattempo veniva accordato il contratto milionario che Fabio Fazio pretendeva e sancito il riequilibrio “de sinistra” che spiega l'”altrove” editoriale di cui sopra. Sembra che la pistola della minaccia di un contratto La7 a sei zeri pronto per la firma fosse più caricata a salve che un ricatto attuale, niente di scandaloso senonché ci hanno creduto i membri del cda chiamati a deliberarci su.

Vero o non vero (e non avrebbe rappresentato l’arricchimento diretto dell’azienda del “nemico storico”), stupiscono le dichiarazioni al limite dell’immaginifico della presidente Monica Maggioni, forse davvero convinta che il bravissimo Fabio Fazio rappresenti una colonna portante del “Sistema”, l’ultima ridotta della cultura nazionale a rischio estinzione.

Fabio Fazio fa parte della storia della Rai. Vedere transitare quel marchio, quel volto, quel format su un’altra emittente avrebbe comportato uno scossone al quale non so se la Rai avrebbe retto in termini di sistema». E ancora: «Io il contratto con la concorrente non l’ho visto, ma quale concorrente te lo farebbe vedere? Non ho dubbi sul fatto che esistesse e sono certa che chi lo ha negoziato negherà la sua esistenza». (Stefania Piras, Il Messaggero)