Alzheimer, capsule sottocutanee per contrastare la malattia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Aprile 2016 - 16:47 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Una capsula da inserire sotto la cute per rilasciare continuamente anticorpi in grado di combattere le placche di proteina beta-amiloide e contrastare la comparsa dell’Alzheimer. Questa la tecnica messa a punto dai ricercatori dell‘Ecole polytechnique fédérale de Lausanne EPFL in Svizzera, spiegata in un cartone animato dagli scienziati in cui sono riassunti i risultati pubblicati sulla rivista scientifica Brain.

Nicla Panciera su La Stampa spiega che per contrastare la comparsa della malattia neurodegenerativa gli scienziati stanno cercando delle tecniche per bloccarla prima che diventi patologica. Gli scienziati quindi stanno lavorando per evitare gli accumuli di placche di proteina beta-amiloide che è tossica per i  neuroni e causa l’Alzheimer:

“Sotto indagine da parte degli scienziati è la cosiddetta immunizzazione passiva che consiste nell’utilizzare contro la beta-amiloide degli anticorpi monoclonali nelle fasi prodromiche di malattia, cioè prima che si sia manifestata la demenza in fase conclamata. Queste terapie sperimentali sono attualmente in fase avanzata di sperimentazione. Gli scienziati dell’Ecole polytechnique fédérale de Lausanne EPFL in Svizzera, attraverso strumenti di ingegneria genetica, hanno creato delle cellule in grado di produrre anticorpi e le hanno inserite in capsule da impiantare sottocute per il loro rilascio continuo.

Le capsule sono piccolissime (lunghe 27 mm, larghe 12mm e alte 1,2mm), biocompatibili, contengono un idrogel che facilita la crescita cellulare. Nei topi sono state testate con successo per un periodo di 10 mesi, impedendo la formazione di placche di beta amilioide e riducendo la fosforilazione della proteina tau, causa degli ammassi neurofibrillari che come le placche sono neurotossici. Lo studio, apparso sulla rivista Brain, è illustrato in questo video animato di Nik Papageorgiou prodotto dall’EPFL.