Baton Rouge, killer ex marine afroamericano. Strage nel giorno del compleanno

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Luglio 2016 - 08:51 OLTRE 6 MESI FA
Baton Rouge, killer ex marine afroamericano. Strage nel giorno del compleanno

Baton Rouge, killer ex marine afroamericano. Strage nel giorno del compleanno

BATON ROUGE (LOUISIANA, USA)  –   Il killer di Baton Rouge, Gavin Eugene Long, come il killer di Dallas, Micah Johnson: anche lui era afroamericano e anche lui aveva un passato nell’esercito americano. E non un passato comune. Perché Long era un ex marine, e aveva lasciato le forze armate americane nel 2010 con tutti gli onori.

Avrebbe compiuto 29 anni proprio ieri, domenica 17 luglio, giorno in cui ha deciso di reagire a quello che, come aveva lamentato in un post online, era un trattamento ingiusto verso gli afroamericani da parte della polizia.

Così domenica mattina, intorno alle 8:40 ora locale, a Baton Rouge, la città della Louisiana in cui poco più di dieci giorni fa la polizia ha ucciso l’afroamericano Alton Sterling, Long, armato di un fucile d’assalto, ha teso un agguato agli agenti, uccidendone tre e ferendone altrettanti.

 

Un agguato simile a quello di Dallas, commesso da chi sapeva ben usare le armi e aveva servito l’America. Long aveva frequentato l’università dell’Alabama, ma aveva lasciato prima di finire gli studi per un ”viaggio spirituale in Africa”. Era stato lui stesso a raccontare la sua esperienza nei Marine sul suo sito. ”In meno di tre anni ho raggiunto il livello di sergente, come uno dei marine più preparati fisicamente e disciplinati. Durante i cinque anni nei Marine sono stato in Giappone e in Iraq”.  

Sulla sua pagina Facebook, con il nome di Cosmo Setepenra, uno degli ultimi post faceva riferimento al trattamento degli afroamericani. Due foto di bambini con la scritta ”giustizia per tutti gli afroamericani”. Sulla sua pagina Twitter l’ultimo cinguettio è delle prime ore di domenica: ”Solo perché ci si svegli ogni mattina non vuole dire che si è vivi. E solo perché si perde il corpo fisico non vuol dire essere morti”.  In un video pubblicato su YouTube il 10 luglio paragonava l’oppressione degli afroamericani agli sforzi degli americani rivoluzionari.

 

(Foto Ansa)