Colombia, flash mob per la pace a Roma VIDEO-FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Ottobre 2016 - 22:22 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Un gruppo di colombiani che vive a Roma, domenica 16 ottobre ha organizzato nella centralissima piazza del Popolo un flash mob per chiedere la pace. L’iniziativa è stata decisa dopo la bocciatura del referendum che ha respinto gli accordi tra governo e guerriglieri della Farc, le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia.

Le persone in piazza hanno sfilato vestite di bianco, intorno ad un cerchio formato da bandierine gialle, rosse e blu, raffiguranti i colori della Colombia. Hanno urlato lo slogan “guerra nunca mas” e “paz y acuerdo ya” (“guerra mai più” e “pace e accordo subito” ndr). Oltre ai vestiti, anche gli ombrelli erano bianchi, il colore della pace, con su scritto una lettera diversa, per formare tutti insieme la scritta “paz en Colombia”.

Durante il flash mob hanno preso la parola alcuni organizzatori che hanno spiegato le ragioni della manifestazione, il noto prete gesuita Francisco De Roux, l’ambasciatore e la console di Colombia in Italia.

Il flash mob è stato organizzato per chiedere che il governo guidato dal presidente Juan Manuel Santos premiato poche settimane fa col Nobel per la pace, continui a trattare col fronte del No per non mandare in fumo cinque anni di accordi di pace,  dopo la bocciatura dell’accordo con la guerriglia, avvenuta col referendum di domenica 2 ottobre.

L’iniziativa di piazza del Popolo a Roma segue quelle che nei giorni scorsi si sono tenute a Bogotà, in altre città della Colombia e in diverse località del mondo (Barcellona, Germania, Australia, Dubai, Ottawa e Parigi).  Le manifestazioni, convocate da gruppi studenteschi e movimenti sociali sui social network, con l’hashtag #EnSilencioPorLaPaz (In silenzio per la pace), hanno riunito oltre 30 mila persone solo a Bogotà, che sono sfilate senza lanciare nessuno slogan e portando candele e bandiere colombiane fino a sfociare in Piazza Bolivar, nel centro della città.

Il presidente Santos, dopo la bocciatura avvenuta con una differenza di solo 65mila voti e con un’astensione altissima (hanno votato meno di quattro colombiani su dieci) ha dato inizio a una serie di conversazioni con i promotori del No per accordare al più presto possibili correzioni all’intesa con la guerriglia, da portare al tavolo dei negoziati.

A Roma, gli organizzatori hanno spiegato le ragioni del flash mob leggendo questo comunicato:

“Ci chiama l’amore per il nostro Paese e per chi ha sofferto la guerra; crediamo nella speranza di costruire un futuro migliore per tutti e tutte ed è per questo che vogliamo mantenerci uniti in una mobilitazione permanente nella difesa della Pace”.

“Ci chiama l’impegno preso con le vittime del conflitto armato, centro dell’Accordo raggiunto all’Avana, lezione di resistenza e capacità di perdono e che, inoltre, anticipa il futuro di riconciliazione. Appoggiamo l’Accordo raggiunto all’Avana e riconosciamo lo sforzo che durante 4 anni hanno realizzato le FARC – EP e il Governo colombiano per arrivare alla chiusura del negoziato che permetterà la costruzione di una Pace stabile e duratura. Riaffermiamo che la Pace è di tutti e di tutte e che deve essere costruita con una partecipazione ampia della società. Non permetteremo quindi che il Paese torni alla guerra”.

“I risultati del plebiscito del 2 ottobre e la crisi che tali risultati hanno scatenato, non possono trasformarsi nella rinegoziazione di un accordo tra le élites politiche né tanto meno tradursi in modifiche sostanziali dell’Accordo raggiunto”. “Una volta dimostrate la bontà del cessate al fuoco bilaterale e delle ostilità, esigiamo che queste si mantengano e reiteriamo l’appello alla comunità internazionale ed alle Nazioni Unite, affinché continui a sostenere e ad accompagnare il processo di Pace in Colombia(…)”

Foto e video Blitz Quotidiano