Costa Concordia, il 20 settembre la rimozione che spaventa l’Isola del Giglio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Settembre 2013 - 13:58 OLTRE 6 MESI FA
Costa Concordia, il 20 settembre la rimozione che spaventa l'Isola del Giglio

Concordia a l’Isola del Giglio (Foto LaPresse)

ISOLA DEL GIGLIO – Una data vicina al 20 settembre potrebbe segnare l’addio della Concordia di Costa Crociere dalle coste dell’Isola del Giglio. Tutto sarebbe pronto per la rimozione della nave che pesa 114 tonnellate che poggia sulla costa dell’isola. Una rimozione che vale 500 milioni di euro e che non è priva di rischi. La Concordia potrebbe infatti scivolare a 70 metri di profondità, poggiando sul fondale e senza possibilità di recupero, cancellando irrimediabilmente gli ecosistemi presenti.

Dominico Affinito sul Corriere della Sera spiega che l’operazione di “Parbuckling”, cioè di rotazione della nave per rimetterla in piedi e rimuovere la nave, che sarà smantellata nel porto di Piombino o di Palermo. L’operazione di rimozione non è priva di rischi e molto preoccupa gli abitanti dell’isola:

“La Compagnia non vuole parlare di rischi e di piano B (che pare comunque esistere), cosa che preoccupa non poco i gigliesi. Paure isolane cui si aggiungono i timori che i tecnici avrebbero confessato solo ai tavoli riservati: oltre al rischio di fessurazioni nel relitto ci sarebbe la possibilità che il falso fondale/piattaforma che dovrebbe sostenere per mesi la nave non regga l’impatto con lo scafo. Le colonne di sostegno , infatti, poggerebbero su un granito molto più friabile di quanto si stimasse prima di iniziare i lavori”.

Le conseguenze dell’inabissamento della Concordia a 70 metri di profondità ne impedirebbero il successivo recupero e sarebbero molte:

“In gioco c’è la stabilità di un fragile ecosistema marino protetto e il futuro di un’isola e di un’intera comunità. Che il progetto riesca o meno, poi, rimangono sul tavolo le questioni legali. I fondi anticipati dal Comune, e che Costa non ha ancora completamente risarcito, e il riconoscimento economico dei danni causati. Una partita che si giocherà a suon di carte bollate e che rischia di durare anni”.

Il video del Corriere della Sera: