Dalai Lama: “Troppi profughi in Europa”

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Giugno 2016 - 08:10 OLTRE 6 MESI FA
Dalai Lama: "Troppi profughi in Europa"

Dalai Lama: “Troppi profughi in Europa”

BERLINO – “I profughi in Europa sono troppi”: la critica ai migranti non arriva da Matteo Salvini o da Marine Le Pen, ma dal Dalai Lama. Il leader religioso dei buddisti chiede che l’accoglienza sia temporanea, “La Germania non può diventare un paese arabo. La Germania è la Germania”, ha detto in una intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung.

Frasi che senz’altro scioccano, dato che vengono da un leader religioso in esilio, perseguitato senza sosta da Pechino secondo i suoi sostenitori, considerato tollerante ed aperto, simbolo della non violenza e della coesistenza pacifica tra culture e religioni.

“Se guardiamo in faccia ogni rifugiato, specialmente le donne e i bambini – ha detto il Dalai Lama – percepiamo la loro sofferenza. Chi sta meglio ha la responsabilità di aiutarli. Dall’altro lato, ora sono troppi. L’Europa, per esempio, la Germania non può diventare un Paese arabo. La Germania è la Germania. Sono così tanti che diventa difficile da gestire. Anche dal punto di vista morale credo che dovrebbero rimanere soltanto a titolo temporaneo. L’obiettivo deve essere quello di tornare ed aiutare a ricostruire il proprio Paese”.

Alla domanda sull’islamofobia che sembra crescere in Europa, il leader tibetano risponde: “Ci sono musulmani isolati e piccoli gruppi che si uccidono nei loro stessi paesi. Sciiti, sunniti. Non rappresentano l’intero Islam e tutti i musulmani. L’amore è il messaggio centrale, sia nell’Islam sia nelle altre religioni. Ci sono persone cattive tra i buddisti, i cristiani, gli ebrei e gli induisti. E’ sbagliato condannare l’intero mondo islamico solo perché un piccolo gruppo di musulmani ha commesso errori”.

Non è la prima volta che il Dalai Lama pronuncia parole che scioccano o possono scioccare. Alla Bbc aveva spiegato che se il suo successore sarà una donna dovrà avere un volto molto attraente. Altrimenti non servirà a granché.