Fortuna Loffredo: minacce a avvocato e giornalisti

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Maggio 2016 - 16:39 OLTRE 6 MESI FA
Fortuna Loffredo: minacce a avvocato e giornalisti

Fortuna Loffredo: minacce a avvocato e giornalisti

NAPOLI – Minacce all’avvocato Angelo Pisani, legale dei nonni e del papà di Fortuna Loffredo, la bimba morta il 24 giugno 2014 dopo essere stata scaraventata giù dall’ottavo piano del palazzo del Parco Verde di Caivano (Napoli) dove abitava.

Alcune persone, secondo quanto riferisce l’avvocato, si sono recate ieri sera a casa di alcuni familiari della piccola Fortuna a cui avrebbero detto: “Non fate più venire l’avvocato e i giornalisti nel Parco Verde altrimenti fanno la stessa fine di Fortuna”. I parenti di Chicca, a questo punto, avrebbero avvertito l’avvocato Pisani il quale ha deciso che denuncerà l’atto intimidatorio alle forze dell’ordine. Per l’omicidio di Fortuna e per le violenze sessuali che ha subìto è stato arrestato un vicino di casa, Raimondo Caputo. Gli avvocati Angelo e Sergio Pisani sono anche i legali del piccolo Antonio Giglio, morto in circostanze analoghe a quelle di Fortuna, nello stesso palazzo, poco più di un anno prima.

Mimma Guardato, madre di Fortuna, è stata ospite di Pomeriggio 5. La donna ha ricostruito quel tragico 24 giugno 2014, giorno in cui il presunto orco di Caivano, Raimondo Caputo, dopo averla violentata, scaraventò nel vuoto lanciandola dall’ottavo piano la sua bambina di appena 6 anni.

Tra i temi toccati durante la puntata il giallo della scarpetta scomparsa e mai ritrovata, che secondo gli inquirenti sarebbe stata fatta sparire dalla signora Rachele – nonché nonna dei due figli di Mimma, in quanto madre del suo ex compagno – che abita nello stesso piano del presunto assassino della povera Chicca, Raimondo Caputo, nel palazzo degli orrori a Caivano. Interpellata in merito, la signora Rachele si è difesa con forza ai microfoni della trasmissione: “Io non so niente! La scarpetta non era qua e non c’è mai stata … sono tutte calunnie, mi vogliono inguaiare”. Mimma Guardato ha poi commentato così le parole della nonna dei suoi due figli: “Io non so più niente, ormai non mi fido più di nessuno. Ma una cosa è certa: chi ha fatto sparire la scarpetta di mia figlia per depistare le indagini deve pagare”.