Il “topo-maiale”, nuovo roditore scoperto in Indonesia VIDEO

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Ottobre 2015 - 14:35 OLTRE 6 MESI FA
Il "topo-maiale", nuovo roditore scoperto in Indonesia

Il “topo-maiale”, nuovo roditore scoperto in Indonesia

ROMA – Sembra incredibile, ma ancora oggi ogni giorno vengono scoperte nuove specie animali, anche fra i mammiferi. In questo caso si tratta di un roditore, soprannominato topo dal naso di maiale, che è stato ritrovato nel centro dell’Indonesia. Il roditore pesa 250 grammi e misura 45 centimetri di lunghezza. Il suo soprannome deriva dalla forma del suo naso, che è rosa, allungato e con la punta piatta, proprio come i maiali. Le orecchie, anch’esse allungate, occupano il 21% della sua testa. I dettagli della scoperta verranno pubblicati nel numero di ottobre della rivista scientifica ‘Journal of Mamology’. Il particolare muso del roditore servirebbe per nutrirsi fiutando vermi e larve e infilandosi nei buchi nel terreno.

Oltre alle nuove scoperte, ci sono circa 15 specie che corrono il pericolo di un’estinzione imminente. Tra questi i ratti rampicanti, le rane brasiliane e gli uccelli marini. Il gruppo comprende in tutto 841 specie altamente a rischio. Secondo uno studio internazionale queste specie potrebbero essere salvate con un investimento di “soli” 1,3 miliardi all’anno.

Un team internazionale di ricercatori, guidato dall’università della Danimarca meridionale, ha messo a punto un ‘indice di opportunità di conservazione’, usando indicatori misurabili per determinare la possibilità di salvare una serie di specie. I parametri presi in esame vanno dalle opportunità di proteggere gli habitat degli animali, in base ai costi, alla stabilità politica e alla probabilità di urbanizzazione delle aree interessate, fino alla possibilità di inserire degli esemplari negli zoo.

Stando allo studio, pubblicato sulla rivista Current Biology, il 39% delle 841 specie prese in esame ha un’alta possibilità di salvezza, ma 15 specie rischiano l’estinzione in tempi brevi. Tra i mammiferi sono a rischio il Lophuromys eisentrauti, un topo del Camerun, il ratto rampicante del Chiapas (Tylomys bullaris), del Messico meridionale, insieme a un altro roditore messicano, il Geomys tropicalis. Tra gli uccelli potrebbero scomparire presto l’alaudide di Ash (Mirafra ashi), un passeriforme somalo, il Monarca di Tahiti (Pomarea nigra), della Polinesia Francese, il petrello di Madera (Pterodroma madeira)e il petrello di Mascarene (Mascarene petrel), dell’isola di Riunione, insieme al fringuello di Wilkins (Nesospiza wilkinsi) dell’arcipelago di Tristan da Cunha, e all’albatro di Amsterdam (Diomedea amsterdamensis) dell’isola di Amsterdam, nei Territori australi francesi. Tra i rettili sono in pericolo tre rane brasiliane (Bokermannohyla izecksohni, Hypsiboas dulcimer e Physalaemus soaresi), una dello Sri Lanka (Pseudophilautus zorro) e una della Colombia (Allobates juanii), oltre a una salamandra turca (lyciasalamandra billae).