Kim Jong-nam, la siringa, la donna alle spalle: video mostra l’agguato in aeroporto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Febbraio 2017 - 09:01 OLTRE 6 MESI FA

KUALA LUMPUR, MALESIA – Una ragazza alle spalle lo blocca alla schiena mentre l’altra gli spruzza in faccia uno spray tossico. Nelle immagini delle telecamere di sorveglianza dell’aeroporto di Kuala Lumpur la dinamica e la sequenza dell’omicidio di Kim Jong-nam, il fratellastro in esilio di Kim Jong-un, il dittatore della Corea del Nord.

Kim Jong-nam è stato aggredito da due sconosciute mentre si apprestava a partire per Macao. Le due ragazze, sulla cui identità si sta ancora indagando, dopo averlo agganciato gli hanno lanciato del liquido. Nelle immagini si vede una donna in maglietta bianca e jeans che afferra Kim Jong-nam alle spalle e lo blocca alla schiena mentre un’altra donna gli spruzza in faccia uno spray con una presumibile sostanza tossica.

Kim Jong-nam ha quindi chiesto aiuto all’ufficio del servizio clienti dell’aeroporto e subito dopo ha avuto attacchi di vertigini. Il fratello di Kim Jong-un è poi morto durante il trasporto in ospedale.

C’é Pyongyang dietro l’omicidio di Kim Jong-nam, fratellastro del leader supremo nordcoreano, Kim Jong-un. Questa è l’accusa esplicita lanciata dalla Corea del Sud per bocca del portavoce del ministero per l’Unificazione di Seul. “Siamo convinti che il regime nordcoreano sia responsabile dell’assassinio, considerato che cinque sospetti sono nordcoreani”, ha detto il portavoce alla luce degli ultimi sviluppi investigativi. Al momento la polizia della Malaysia ha arrestato 4 sospetti: Muhammad Faird Bin Jalaluddin, malesiano, Doan Thi Huongn, una donna con passaporto vietnamita, Siti Aisyah, indonesiana, e Ri Jong-chol, 46 anni. Quest’ultimo è un cittadino nordcoreano: è stato rintracciato venerdì sera a Selangor, vicino alla capitale, e gli è stata ritrovata una carta ‘i-Kad’, tessera di riconoscimento data dal governo malese ai lavoratori stranieri residenti. Oggi la polizia ha fatto sapere che sta ricercando altri 4 sospetti, tutti nordcoreani, già identificati.